Eupilio, ucciso e sepolto al Cornizzolo: gli autori del delitto erano due

Estradato dalla Germania un 42enne albanese. A giugno era stato arrestato il connazionale Edmond Como

A trovare il cadavere furono alcuni bambini

A trovare il cadavere furono alcuni bambini

Eupilio (Como), 4 dicembre 2020 - Fino alle 17.06 del 5 marzo 2017, il telefono cellulare utilizzato da Metaj Besnik, è stato utilizzato per un fitto scambio di messaggi che avevano agganciato le celle di Monguzzo, Erba, Civate e altri luoghi attorno a Eupilio. Poi di lui non si è saputo più nulla, fino al 2 aprile successivo, quando il cadavere del trentanovenne albanese residente a Treviso, era stato trovato seppellito in una zona boschiva del Cornizzolo, durante una giornata ecologica.

Per il suo omicidio, avvenuto in un luogo imprecisato, a giugno scorso era stato arrestato Edmond Como, 45 anni, origine albanese e residente a Garbagnate Monastero, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare chiesta dalla Dda di Venezia, che inizialmente coordinava le indagini. Ma ieri mattina, all’aeroporto di Fiumicino, la polizia tedesca ha consegnato all’Italia anche il suo complice, Arjian Drekaj, connazionale di 42 anni, detenuto in Germania ed estradato, in esecuzione dello stesso provvedimento cautelare, che li accusa di omicidio volontario in concorso. Edmond Como era sparito il giorno stesso del ritrovamento del cadavere, quando la notizia si era diffusa, trasferendosi in Albania in tutta fretta. Ma nel frattempo le indagini dei carabinieri del Reparto Operativo di Como, si sono incrociate con quelle della Dda di Venezia, relative a un grosso smercio di droga che coinvolgeva lo stesso Besnik.

Arrivando così a stabilire che il suo omicidio, era avvenuto esattamente in quel contesto: Como e Drekaj si erano indebitati con la vittima, proponendosi come garanti con i suoi numerosi acquirenti, a credito, per ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti di vario tipo. Debiti che non erano in grado di ripianare, trovandosi così in una situazione ingestibile, dalla quale sarebbero dunque usciti esplodendo i tre colpi di pistola che avevano raggiunto Besnik alla testa, molto probabilmente sorprendendolo di spalle. Il cadavere era poi stato seppellito sotto pochi centimetri di terra, che nel giro di un mese avevano lasciato riaffiorare una parte del cranio.