Prete ucciso a Como, l'arrestato ritratta: "Non sono stato io"

Interrogato in carcere dal gip, Ridha Mahmoudi ha cambiato completamente versione

Carabinieri e finanzieri coprono il corpo di don Roberto, sopra Ridha Mahmoudi

Carabinieri e finanzieri coprono il corpo di don Roberto, sopra Ridha Mahmoudi

Como, 17 settembre 2020 -  Ridha Mahmoudi, il 53enne tunisino arrestato per l'omicidio di don Roberto Malgesini, ha cambiato completamente versione. Interrogato questa mattina in carcere dal giudice per le indagini preliminari ha negato di aver assassinato il sacerdote. "Non sono io l'autore del delitto, non c'entro nulla" ha detto di fronte al giudice. Martedì scorso si era costituito lui stesso ai carabinieri ammettendo il gesto e fornendo particolari e motivazioni.

Mahmoudi è imputabile, cioè capace di intendere e di stare nel processo. Lo ha stabilito il gip di Como, convalidando il suo arresto per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione. Nel corso dell'interrogatorio al carcere del Bassone, l'uomo ha attribuito la ''colpa'' del'omicidio alle istituzioni, in particolare al prefetto, in relazione ai due mandati di espulsione che pendono sul suo capo.