Campione d'Italia, Consiglio ad alta tensione: rinviata approvazione del bilancio

Quindici giorni per trovare una soluzione o sarà default Protestano fuori dal Comune i 103 dipendenti

Tensione a Campione d'Italia

Tensione a Campione d'Italia

Como, 1 giugno 2018 - Un consiglio comunale dai toni drammatici quello che si è tenuto nel tardo pomeriggio di ieri a Campione d’Italia, nel municipio simbolicamente assediato dai 103 dipendenti dal febbraio scorso senza stipendio. All’ordine del giorno c’era l’approvazione del bilancio di previsione 2018/20, ma il sindaco Roberto Salmoiraghi ha deciso di rinviare il punto perché è impossibile dire dove e soprattutto come trovare i fondi necessari per ripianare i conti del Comune, in rosso anche per colpa del Casinò che da mesi sta lottando per la sua stessa sopravvivenza di fronte a un’istanza di fallimento avanzata dal Tribunale di Como.

«Stiamo lottando contro il tempo – ha spiegato il primo cittadino – c’è una richiesta di fallimento e non abbiamo cassa, la situazione è in divenire. Presentare un bilancio oggi era impossibile, il Casinò ha chiuso l’accordo con i lavoratori e questa intesa comporta maggiori oneri che hanno reso necessaria una revisione del bilancio». L’amministrazione non è rimasta con le mani in mano e il sindaco ha annunciato la messa all’asta di tutti i beni comunali. Si tratta di cinquantuno appartamenti, acquistati nel corso degli anni, in vendita finirà anche Villa Flora che fino a qualche mese fa doveva essere ceduta alla casa da gioco per diventare una succursale del Casinò destinata ai giocatori cinesi. La stessa fine farà un terreno edificabile nella zona del porto.

«So che il prefetto non sarà contento di questo rinvio nell’approvazione del bilancio – ha spiegato – ma credetemi non potevamo fare diversamente. Tra quindici giorni mi impegno a convocare un nuovo consiglio comunale e solo allora vi saprò dire se saremo stati capaci di trovare una soluzione». L’alternativa è il default e il commissariamento del Comune, probabilmente la soluzione peggiore per gli abitanti di Campione e i 103 dipendenti, la metà dei quali già oggi rischia di finire tra gli esuberi. «Così non si può più andare avanti – si lamentano lavoratori e parti sociali – non abbiamo ricevuto la tredicesima e da febbraio siamo senza stipendio. Il luglio scorso volontariamente abbiamo sottoscritto un accordo per ridurci il 10% dello stipendio, mentre lo scorso 21 marzo eravamo pronti a rinunciare al 20%, ma il sindaco ha deciso di non presentarsi davanti al prefetto». A votare contro il rinvio del bilancio è stata anche parte della maggioranza, una fronda quella dei consiglieri Tanina Padula, Fiorenzo Dorigo, Domenico Deceglie e Michele Canesi. «Si stanno solo allungando i tempi senza risolvere il problema. Così non si va da nessuna parte».