Chiude il centro vaccinale, rabbia a Cantù: "Increduli e delusi"

Il sindaco Alice Galbiati: dopo settimane di rassicurazioni non sono stata nemmeno informata

La tenda del triage allestita all’ospedale Sant’Antonio di Cantù

La tenda del triage allestita all’ospedale Sant’Antonio di Cantù

Cantù (Como), 14 aprile 2021Cantù dovrà mandare i suoi abitanti a vaccinarsi a Mariano Comense, Cernobbio o Erba. Uno smacco mal digerito nella seconda città, in termini di numero di abitanti, della provincia di Como come dimostra la lettera dai toni piuttosto piccati che il sindaco Alice Galbiati ha indirizzato ad Asst Lariana. "Ho appreso che il punto vaccinale presso l’Ospedale Sant’Antonio Abate terminerà il proprio servizio alla cittadinanza, proseguendo per i soli pazienti fragili già in carico al servizio sanitario. Dopo settimane di contatti, manifestazioni di disponibilità e rassicurazioni circa il mantenimento del punto vaccinale, non posso nascondere incredulità e delusione – si è lamentata il sindaco –. Non tanto e non solo per avere appreso la notizia a mezzo stampa senza alcun preavviso, quanto per il fatto che sembra oramai pacifica l’equazione tale per cui se si vuole ottenere qualcosa l’unica via è quella delle alzate di scudi, così come accaduto per il punto presso l’ospedale di Menaggio, destinato alla chiusura e restituito alla sua funzione".

Il riferimento è al centro vaccinale dell’ospedale Erba Rinaldi che sembrava avviato alla chiusura, una volta terminata la vaccinazione degli over 80, e invece rimarrà aperto anche nelle prossime settimane. "Sono sinceramente felice per cittadini della Tremezzina, che non dovranno arrivare fino a Como per vaccinarsi – prosegue il sindaco di Cantù –. Il messaggio che passa è però svilente: solo alzando la voce e picchiando i pugni sul tavolo si ottiene attenzione? Non posso, non voglio crederlo". In realtà le cose non cambierebbero neppure facendo le barricate, come ha spiegato il direttore generale di Asst Lariana, Fabio Banfi. "Per l’area del Canturino, è in fase di definizione l’avvio di un hub vaccinale di prossimità a Mariano Comense, che sarà gestito da medici di medicina generale – la replica al sindaco –. L’ospedale di Cantù, come sempre detto, continuerà la propria attività vaccinale garantendo le somministrazioni ai pazienti fragili e vulnerabili che sono in carico a questa struttura, così come le seconde dosi agli over 80. Quanto alla richiesta di un incontro ho sempre garantito la mia disponibilità ad intrattenere rapporti collaborativi e di confronto con i sindaci del territorio così come con qualsiasi livello istituzionale e organizzazione sociale".

L’azienda ha ribadito che la programmazione della campagna vaccinale è in capo a Regione e i due hub di massa individuati e gestiti da Asst Lariana sono Lariofiere a Erba e Villa Erba a Cernobbio, dove, stante la disponibilità di vaccini, si arriverà a poter garantire fino a 3mila somministrazioni al giorno. La cooperativa Medici Insubria, cooperativa di medici di medicina generale, ha avviato anche un centro vaccinale a Lurate Caccivio. "Per quanto riguarda l’ospedale di Menaggio – conclude Banfi – la struttura si è resa ulteriormente disponibile su richiesta del territorio e della Regione per coprire la popolazione nella fascia di età 70-80 anni. Resta attivo per questa popolazione anche il punto vaccinale di Centro Valle Intelvi promosso, organizzato e gestito dai sindaci della Valle Intelvi".