Campione d'Italia, "abbandonati da Roma" e il sindaco se la prende anche con M5S

Scatenato Roberto Salmoiraghi che ha annunciato di aver pronto il piano di risanamento per l'ex-clave: "Ma non so con chi lo devo discutere"

Roberto Salmoiraghi e il presidente di Federgioco, Olmo Romeo

Roberto Salmoiraghi e il presidente di Federgioco, Olmo Romeo

Campione d'Italia (Como), 28 agosto 2018 - Ce l'ha con la politica Roberto Salmoiraghi, il primo cittadino di Campione d'Italia che in queste settimane nonostante ripetuti appelli è sempre stato snobbato da Roma. "Questo è un dramma e nessuno interviene, nessuno si vuole sedere ad un tavolo o dirci come muoverci, è una situazione che non si capisce a meno che dietro non ci sia un disegno che riguarda tutte le case da gioco" ha ipotizzato nel corso di una conferenza stampa indetta nell'ex-clave insieme al presidente di Federgioco, Olmo Romeo.

La casa di gioco rappresenta la più importante fonte economica del paese e, ha ricordato il sindaco, i 103 dipendenti comunali sono senza stipendio da febbraio e i 500 lavoratori della casa di gioco sono disoccupati. "Come Comune ad ottobre dobbiamo presentare bilancio, ma se non ci arriva un franco dalla casa di gioco come possiamo farlo?", si è interrogato attaccando l'onorevole Giovanni Currò del M5S, l'unico nei giorni scorsi a esprimersi sul caso Campione, ma per chiedere le dimissioni di sindaco e Giunta. "Io da parte non mi faccio: mi si deve spiegare perché la mia amministrazione che ha solo pagato i debiti della passata, debba fare un passo indietro - ha replicato - Respingo al mittente, in questo caso l'onorevole Currò, tutte le accuse che ha fatto: solo in un ambiente totalitario si può dire 'fatti da parte che ti risolviamo i problemì ma noi siamo stati eletti in modo democratico, non con colpo di Stato e il commissario non risolverà certo i problemi del casinò di cui si stanno già occupando i curatori fallimentari".