Cortenova, morto Cecco Galperti. Alpinisti in lutto

L’incidente mortale è avvenuto sul Monte Bianco

Francesco Galperti, l'alpinista di Cortenova morto sul Monte Bianco

Francesco Galperti, l'alpinista di Cortenova morto sul Monte Bianco

Cortenova, 24 luglio 2021 - Il Dente del Gigante si è portato via Francesco "Cecco" Galperti, uno degli alpinisti più bravi e conosciuti della Valsassina, stimato per le vie che aveva aperto e soprattutto per tutte le vite che aveva salvato in tanti anni da volontario del Soccorso Alpino. C’è chi l’alpinismo lo impara e chi c’è l’ha nel sangue, Cecco Galperti apparteneva a questa seconda categoria, uno che a detta degli amici aveva imparato prima a scalare e poi a camminare. Forse per questo anche adesso che era in pensione, a 65 anni, il Cecco continuava a essere ricercatissimo da tutti gli amici scalatori che facevano a gara per farsi accompagnare da lui.

Sul Monte Bianco Galperti c’era già stato un sacco di volte, giovedì per quella che si è rivelata la sua ultima scalata, era partito in compagnia di altri due amici lecchesi che l’hanno seguito fino in cima. L’incidente è avvenuto alle 16.30, mentre il gruppetto di scalatori aveva iniziato la discesa. A quanto sembra Cecco Galperti che era il più esperto dei tre era partito per primo e gli altri due lo seguivano. Al momento della caduta Galperti stava assicurando la corda doppia e sarebbe precipitato. I due compagni di scalata sono stati interrogati dagli uomini della Gendarmerie de Haute Montagne di Chamonix, ma hanno raccontato di essersi accorti solo dopo che lui era precipitato perché in quel momento si trovavano più in alto.

"Cecco aveva fatto scalate impegnative ed era benvoluto da tutti. Quando organizzavamo attività legate all’alpinismo chiedevamo spesso la sua collaborazione – lo ricorda il sindaco di Cortenova, Sergio Galperti - Era stato membro del Consiglio comunale, una persona carismatica, di spessore. Sua nipote Serena fa tuttora parte della nostra amministrazione. Dopo che questo incidente ce lo ha portato via, speriamo che riposi in pace nel silenzio delle sue montagne". Toccherà agli inquirenti della Gendarmerie francese capire cosa ha tradito un alpinista esperto come Cecco che, partito dalla sua Grigna, dove aveva aperto alcune nuove vie sulla parte Fasana insieme a Lorenzo Festorazzi e Silvano Arrigoni dei Ragni, si era spinto a scalare in tutto il mondo.