Tragedia sulle Alpi svizzere: 6 vittime, morta guida comasca Mario Castiglioni

Aveva 59 anni, da alcuni anni aveva aperto un’agenzia che organizzava escursioni in montagna

Mario Castiglioni (Ansa)

Mario Castiglioni (Ansa)

Como, 1 maggio 2018 - Tragedia sulle Alpi svizzere dove hanno perso la vita sei scalatori italiani tra cui il comasco Mario Castiglioni, guida alpina. Il bilancio si è aggravato nel corso.  Lo ha annunciato la polizia locale, riferendo del decesso di "una donna bulgara di 52 anni". Si tratterebbe di Kalina Damyanova, la moglie di Castiglioni. Insieme a loro hanno perso la vita anche Elisabetta Paolucci di 44 anni, Marcello Alberti, di 53 e sua moglie Gabriella Bernardi di 52. Di una quinta vittima italiana non è stata ancora resa nota l'identità. Altre tre persone restano in gravi condizioni mentre altri componenti del gruppo di 14 escursionisti soffrono di lieve ipotermia. 

Castiglioni - come spiegato all'Ansa dall'aspirante guida alpina Marco Bigatti, 38 anni, originario di Milano e residente a Iglesias, da poco entrato nella Mlg Mountain guide, l'agenzia fondata da Castiglioni per offrire esperienze in alta quota - era "super esperto" e "conosceva bene la haute route Chamonix-Zermatt, l'aveva fatta più volte". "Mario era una persona di 59 anni con una forza e un'energia che neanche i ventenni hanno. Un personaggio unico", ricorda Bigatti. "Non so quante guide abbiano all'attivo così tanti giri in tutto il mondo. Ha lavorato in tutte le discipline, soprattutto sullo sci, andando ovunque a fare scialpinismo. Bisognerà capire cosa è successo: per essersi fermato ci deve essere stato veramente qualcosa di particolare". La moglie, Kalina Damyanova, "ogni tanto andava con lui, gli dava supporto logistico".

Il gruppo è stato bloccato da una violenta tempesta, scatenatasi domenica. Si trovavano nella zona della Pigne d’Arolla, a oltre 3.000 metri lungo il percorso della Haute Route, un itinerario scialpinistico molto frequentato in queste settimane che collega Chamonix, ai piedi del Monte Bianco, con Zermatt, sotto il Cervino. Erano attese domenica sera al rifugio Des Vignettes, ma non ci sono mai arrivate. Il maltempo li ha bloccati, costringendoli a trascorrere la notte all’addiaccio. Dal rifugio è stato lanciato l’allarme, verso le 6.30 di ieri, che ha fatto scattare le operazioni di salvataggio. Tutti i feriti sono stati trasportati negli ospedali del Canton Vallese, Berna e Losanna. 

I soccorritori, arrivati in quota con il supporto di ben sette elicotteri, hanno riferito che le condizioni meteo erano pessime con la temperatura sotto i cinque gradi, raffiche di vento che hanno raggiunto i 79 chilometri orari e precipitazioni nevose. Castiglioni da qualche anno si era trasferito in Svizzera, Canton Ticino, con la moglie e con lei aveva aperto un’agenzia che organizzava escursioni in montagna. Il loro programma prevedeva per la giornata di ieri, la quarta tappa delle sei in calendario, il tratto tra i rifugi Des Dix e Des Vignettes. La conferma del decesso è giunta in serata a Como, dove vivono i suoi tre figli.