Albavilla, vicino ad ambienti estremisti: "condannato" all'espulsione forzata

Riportato in Marocco l'uomo fuggito all'alt mentre era ricercato

L'auto ribaltata

L'auto ribaltata

Como, 6 giugno 2018 -  Ha patteggiato un anno e 8 mesi di condanna, ma il giudice ha disposto la sostituzione della pena con l’allontanamento immediato dall’Italia. Ieri mattina Rachid Assarag, marocchino di 43 anni, è stato processato con rito direttissimo, e poi accompagnato in aeroporto per essere rimandato in Marocco. L’uomo, arrestato dalla Digos della Questura di Como lunedì al termine di un inseguimento, era già stato destinatario di un provvedimento di allontanamento nel 2017, che aveva però violato. Aveva manifestato indicatori di radicalizzazione religiosa durante la sua detenzione per reati comuni.

Sposato con una giovane donna di Como, era rientrato in Italia con un permesso speciale, in vita della partecipazione a un’udienza processuale a Piacenza che gli consentiva di fermarsi solo dal 10 al 12 maggio. Ma a quell’udienza, in cui figurava come parte offesa, non si è mai presentato, facendo perdere le sue tracce. Gli inquirenti della Digos, allertati dalla Questura di Piacenza, lo hanno cercato, riuscendo a individuarlo a casa della moglie italiana. Alla vista della polizia, Assarag è fuggito alla guida della Opel Corsa della moglie, finendo per ribaltarsi sulla statale ad Albavilla, dove è stato bloccato e arrestato. Nell’incidente è anche rimasto leggermente ferito, ma i medici non hanno ritenuto che le sue condizioni necessitassero di un ricovero. Ieri mattina è comparso davanti al giudice monocratico di Como Valeria Costi, dove ha patteggiato la pena, senza sospensione in virtù dei suoi numerosi precedenti penali e di polizia, convertita nell’allontanamento immediato dal territorio italiano. Se dovesse far rientro in Italia, finirà in carcere.