Al Casinò c’è il contratto, ora si apre

A Campione d’Italia sindacati e azienda hanno siglato l’accordo, solo la Fisascat Cisl si è chiamata fuori

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di Roberto Canali

Dopo settimane di trattative finalmente proprietà e sindacati hanno raggiunto un accordo sul nuovo contratto collettivo del Casinò Campione d’Italia. "Si tratta di un momento storico per la casa da gioco e tutta la nostra comunità - sottolinea l’assessore Paolo Bortoluzzi che è anche un ex dipendente della casa da gioco - Tutto il paese attendeva con trepidazione l’esito della trattativa, consapevole della fondamentale importanza che questo riveste per la ripresa delle attività. Il ringraziamento dell’amministrazione, per l’intenso lavoro svolto, va all’ingegner Marco Ambrosini, agli avvocati consulenti della società e alle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto, che hanno trovato il giusto equilibrio tra tutela del lavoro e sostenibilità".

Siglato il nuovo contratto si potrà procedere con le riassunzione dei 174 lavoratori che dovranno mettersi subito al lavoro per riuscire nell’impresa di riaprire il casinò entro fine anno. L’intesa è stata sottoscritta da tutte le sigle sindacali tranne la Fisascat Cisl. "Dal nostro punto di vista non c’erano i margini dal punto di vista economico e normativo per raggiungere l’intesa - spiega Giuseppe D’Aquaro - Abbiamo cercato più volte di introdurre dei correttivi ai tetti privisti dagli stipendi, ma ci hanno sembra risposto che i margini erano strettissimi". Colpa degli accordi presi con il tribunale fallimentare in sede di concordato di continuità, ma anche così la Fisascat Cisl non se l’è sentita di firmare il primo contratto collettivo di una casa da gioco in Italia che non preveda la quattordicesima. è positivo invece il parere di Domenico Marangio della Ugl Como.

"Abbiamo firmato un contratto ponte che permetterà l’assunzione immediata di 174 persone che saliranno in maniera esponenziale nei prossimi tre anni. I lavori continueranno e il sindacato vigilerà per evitare nuovamente situazioni come in passato - interviene - Campione d’Italia attende da anni una risposta concreta e un riscatto sociale della stessa comunità cittadina". Adesso la palla passa all’amministratore unico Marco Ambrosini che sta già lavorando al bando per le assunzioni, con la posizione dei candidati che poi saranno vagliate anche con l’aiuto di una agenzia di consulenza esterna. "Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato al raggiungimento di questo obiettivo - conclude Ambrosini - che rappresenta un passaggio fondamentale e irrinunciabile per la futura riapertura del casinò".