Como Nuoto al freddo, ma con l’Abbondino

La società è stata premiata ieri con la benemerenza cittadina, ma dal 2019 è costretta ad allenarsi all’addiaccio nella piscina di viale Geno

Il presidente della Como Nuoto Mario Bulgheroni, ha ricevuto l’Abbondino d’oro

Il presidente della Como Nuoto Mario Bulgheroni, ha ricevuto l’Abbondino d’oro

Como - Benemeriti per la città, ma al freddo e al gelo gli atleti e le atlete della Como Nuoto che ieri pomeriggio al Teatro Sociale di Como hanno ricevuto l’Abbondino d’oro, andato alla loro società che nel 2019 ha festeggiato un secolo di vita. A ritirare il premio dalle mani del sindaco, Mario Landriscina, sono saliti il presidente Mario Bulgheroni accompagnato da una delegazione di giovani atleti. Alcuni di loro ormai da due anni sono costretti ad allenarsi al freddo nella piscina di viale Geno, che tra l’altro rischiava di essere portata via alla società nel contenzioso infinito con la Pallanuoto Como, l’unico impianto disponibile insieme alla vasca del Sinigaglia da quando ha chiuso Muggiò. La vasca olimpionica è chiusa dal 1 luglio del 2019, per quelli che sulla carta dovevano essere normali interventi di routine, ma non ha mai riaperto.

L’unica proposta sul tavolo è di Nessi&Majocchi che prevede la costruzione di un nuovo impianto attraverso un project financing, una procedura complessa che a pochi mesi dalle elezioni amministrative difficilmente potrà andare in porto. Mille difficoltà insomma per i ragazzi e le ragazze della Como Nuoto che pure hanno saputo scrivere delle straordinarie pagine di sport, allenandosi nel lago durante la bella stagione e sfruttando la piscina di viale Geno anche in autunno inoltrato, tanto che la società stanca dei continui rinvii del Comune sta lavorando al progetto di coprire la vasca con un “pallone gonfiabile“ come quelli utilizzati per utilizzare i campi da tennis durante l’inverno. Sacrifici che sono valsi alle pallanuotiste della Como Nuoto, le Rane Rosa, la promozione in serie A1, il regalo più bello per festeggiare il secolo di vita della loro società.

Sul palcoscenico del Teatro Sociale è salito idealmente anche decano dei giornalisti sportivi, Gianni Clerici, premiato per "aver saputo raccontare per cinquant’anni il tennis come nessuno aveva fatto prima, con competenza rara, passione, ironia e originalità". A ritirare il premio per lui è intervenuto l’amico Alfio Caronti. Gli altri Abbondini sono andati al professor Angelo Sesana, per il suo impegno nell’insegnamento e per l’attività di archeologo e studioso dell’Antico Egitto "per aver diretto per oltre vent’anni una campagna di scavi a Luxor e fondato a Como il Centro di Egittologia". Poi sono state riconosciute come benemerite le associazioni Alice Como Onlus impegnata nella prevenzione dell’ictus cerebrale, terza causa di morte in Italia, l’Istituto Matilde di Canossa "per aver accolto, educato e formato con dedizione e instancabile impegno dal 1851 i più piccoli e i più giovani", l’Associazione Accanto Onlus Amici dell’Hospice San Martino per l’aiuto ai malati incurabili.