
Proseguono tra Bresso e Milano i lavori per la vasca
Bresso (Milano), 14 ottobre 2020 - In pieno agosto, mentre infuriavano le proteste, per altro mai sopite, per l’avanzata della vasca di laminazione del fiume Seveso nel Parco Nord, Marzio Marzorati auspicava l’unità dei sindaci del Nord Milano per dare vita a una nuova "entità ambientale", il Parco del Seveso, un progetto sovracomunale per tutelare il fiume affrontando i problemi relativi all’afflusso e alla qualità delle acque, alla manutenzione delle sponde e alla gestione complessiva del territorio.
Oggi, il presidente del Parco lancia ufficialmente la proposta di dare vita a un nuovo soggetto che sia in grado di unire le azioni delle amministrazioni dei Comuni che sorgono lungo l’asta del fiume e la Regione Lombardia, per focalizzare gli obiettivi di qualità ambientale. Sebbene la creazione delle famigerate vasche di laminazione prometta di ridurre o cancellare i fenomeni di esondazione che colpiscono soprattutto i quartieri di Milano, dove il fiume scorre sotto terra, poco o nulla si è fatto finora per guarire quella che è una annosa piaga sia ambientale che sociale: il Seveso rimane inquinato, con oltre 1400 scarichi abusivi censiti e senza una reale guida che punti a valorizzarlo e bonificarlo.
"Le amministrazioni locali interessate dal transito del Seveso già da anni sono impegnate in azioni di riqualificazione nel rispetto del Contratto di Fiume che coinvolge Comuni ed Enti del bacino – spiega il presidente Marzio Marzorati -. L’istituzione del Parco del Seveso contribuirebbe a concertare tali azioni rendendo più efficiente la collaborazione tra gli Enti e allargandola alle società che si occupano del ciclo integrato dell’acqua come Gruppo CAP e Brianza Acque". Tra le priorità da affrontare, Marzorati pone il miglioramento della qualità delle acque e la regolazione dell’afflusso secondo il principio di invarianza idraulica e le regolari pulizia e manutenzione delle sponde, nonché l’eliminazione totale degli scarichi abusivi.
"Il Parco del Seveso può essere il punto di svolta che permetterà davvero il cambiamento che tutti ci auspichiamo nella gestione del territorio – conclude Marzorati –. L’azione positiva dei parchi fluviali della nostra regione lo dimostra ampiamente".