
Le Rondinelle stanno lavorando a Torbole per preparare la trasferta di sabato a "Marassi"
Brescia, 23 ottobre 2019 - Messo in cassaforte il punto sicuramente “di peso” colto nel posticipo di lunedì con la Fiorentina, il Brescia ha subito spostato la sua attenzione verso il delicatissimo match di sabato sera in casa del Genoa. Vista la situazione di classifica dei rossoblù, che hanno definitivamente deciso di esonerare Andreazzoli dopo tutti i dubbi degli ultimi giorni e che presenteranno per la prima volta in panchina la “scommessa” Thiago Motta, la sfida di “Marassi” sarà il classico duello dal duplice valore in chiave salvezza. Un esame che le Rondinelle non possono e non devono sbagliare dopo essersi portate ad un esiguo +1 dalla zona calda. Una consapevolezza che ha spinto mister Eugenio Corini ed i suoi giocatori a concentrarsi sul lavoro di preparazione senza perdere tempo, anche se le ultime ore sono state inevitabilmente turbate dal grave infortunio patito con i viola dallo sfortunato Daniele Dessena.
L’uscita dal campo in barella, le urla di dolore e la corsa al vicino ospedale dell’ex capitano del Cagliari, a dire il vero, hanno suscitato da subito forti preoccupazioni, anche se è rimasto un certo spazio per la speranza. L’illusione che si trattasse semplicemente di una brutta botta è stata però impietosamente distrutta dagli esami ai quali è stato sottoposto il centrocampista biancazzurro, al quale è stata diagnosticata la frattura del malleolo con la conseguenza che lo si potrà rivedere in campo solo nel 2.020, dopo un recupero di almeno tre mesi. Un duro colpo certamente per il morale del giocatore che già quattro anni fa ha subito un serio infortunio (casualmente in una gara proprio con il Brescia) e che ora si trova a dover ricominciare il lungo percorso per tornare in campo. Una notizia più che sgradita anche per l’allenatore di Bagnolo Mella, che già si trova a dover fare i conti con un organico piuttosto ristretto e che non potrà contare per un lungo periodo sull’esperienza e sulle doti eclettiche di Dessena. Per quel che riguarda la sua sostituzione, la soluzione più immediata pare quella che già è stata adottata nella mezzora finale con la Fiorentina, con l’ingresso di Spalek nelle vesti di trequartista e l’arretramento nel terzetto di centrocampo di Romulo, che aveva iniziato la gara alle spalle delle punte.
In mezzo al campo mister Corini potrebbe contare anche su Zmrhal, che sta però ancora maturando la necessaria conoscenza del calcio italiano, ma è da Ndoj che potrebbero giungere le novità più interessanti. In effetti il giocatore albanese, che si è fermato a luglio per un infortunio nella prima amichevole stagionale, ha ormai completato il suo recupero e potrebbe mettersi a disposizione del tecnico biancazzurro, compiendo una sorta di “sgradita staffetta” con lo sfortunato Dessena. Certo, il ritmo partita dell’albanese è ancora tutto da costruire, ma potrebbe essere proprio lui ad offrire una degna soluzione a Eugenio Corini, che sta anche cercando di trovare la giusta formula per l’attacco (sempre in attesa dell'infortunato Torregrossa), dove Balotelli e Donnarumma devono raggiungere il necessario amalgama e inserirsi in mood proficuo negli schemi di gioco della squadra. Un tasto molto importante che nei prossimi giorni riceverà una cura del tutto particolare negli allenamenti del Brescia.