
Diego Lopez, allenatore del Brescia
Al Brescia è il primo giorno del Diego Lopez ter. L’atmosfera in casa biancazzurra rimane un mix tra stupore e scetticismo dopo la scelta del presidente Massimo Cellino, che ha deciso di esonerare Pippo Inzaghi e di richiamare per la terza volta sulla panchina bresciana il tecnico uruguayano, suo uomo di fiducia già dai tempi del Cagliari. Proprio i precedenti del nuovo allenatore hanno alimentato sin dal primo diffondersi della notizia qualche apprensione di più tra la tifoseria bresciana, che ricorda che le due precedenti avventure di Diego Lopez alla guida delle Rondinelle si sono concluse con altrettanti esoneri e con quasi nessuna soddisfazione.
L’improvviso “saluto” a mister Inzaghi ha scatenato una lunga serie di analisi e riflessioni, secondo le quali il pareggio più che opaco colto a Cosenza non sarebbe stato altro che la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Il rapporto tra il numero uno del Brescia e l’ex attaccante era ai limiti della crisi ormai da diverso tempo, con lo stesso Cellino che, al di là dei risultati pure positivi ottenuti sul campo, imputava al suo tecnico la mancanza di gioco e di organizzazione della squadra, oltre ad alcune scelte di moduli e di interpreti che non rientravano nella sua filosofia calcistica. Già nelle scorse settimane il connubio sembrava sul punto di rompersi, tanto che i soliti bene informati hanno parlato di un possibile sondaggio con Roberto Venturato, tecnico gradito a Cellino e che è poi approdato alla Spal.
Sempre voci vicine al sodalizio biancazzurro parlano di un forte interesse per Davide Nicola, che potrebbe anche diventare un obiettivo concreto delle prossime settimane e trasformare il sempre disponibile Diego Lopez in un semplice traghettatore nelle prossime due o tre partite. Il problema di fondo è che il Brescia in poco meno di un mese dovrà disputare ben sette gare e un tour de force così intenso non rappresenta certo il momento ideale per fare esperimenti o per aspettare nuove strategie. Il tutto per una sorta di rebus che, a partire da oggi, dovrà cercare di risolvere Diego Lopez. Salvo ulteriori dietrofront del presidente Cellino, sarà lui a preparare e a guidare la sfida (a questo punto delicatissima) di domenica 13 con l’Alessandria. Le Rondinelle, dopo troppi pareggi interni, devono tornare a fare bottino pieno al “Rigamonti” e il tecnico uruguayano deve far svanire a suon di risultati la diffidenza che lo ha accolto al suo arrivo per questa terza avventura bresciana.