Alberto Fortis incontra D’Annunzio al Vittoriale: "Uno show tra note, rime e un percorso visual"

Il cantautore domani in un concerto-recital all’auditorium della casa del Vate a Gardone Riviera. "L’idea è nata da un colloquio sul poeta sacro con il presidente Giordano Bruno Guerri"

Alberto Fortis eseguirà sue canzoni alternate alla recita di poesie del Vate

Alberto Fortis eseguirà sue canzoni alternate alla recita di poesie del Vate

Gardone Riviera (Brescia) – Metti una notte a casa del Vate. Alberto Fortis è di scena domani sera all’auditorium del Vittoriale degli Italiani con uno show dedicato a Gabriele D’Annunzio in bilico tra canzoni, videoproiezioni e ospiti speciali come la pittrice Vittoria Palazzolo e la vocalist Mary Montesano.

Alberto, come nasce questo incontro con D’Annunzio?

"A novembre ho incontrato a un evento il presidente Giordano Bruno Guerri, con cui ho scoperto di essermi già conosciuto a New York quando vivevamo entrambi là, che mi ha invitato al Vittoriale e, parlando del ‘poeta sacro’, è venuta fuori questa idea".

Ovvero?

"Un concerto pianoforte e voce con ospiti, a cominciare da un duo d’archi, in cui abbinare canzoni mie e liriche dannunziane con un percorso visual per rendere l’esperienza ancora più immersiva. All’esecuzione di un brano come ‘Qui la luna’, ad esempio, seguiranno i versi ‘O falce di luna calante’ e così via di assonanza in assonanza. Se riuscirà ad essere con noi, avremo pure una declamazione de ‘La pioggia nel pineto’ ad opera del presidente stesso come incipit di ‘Lassù’, brano dell’album ‘Dentro il giardino’ che dal vivo non eseguo quasi mai".

Con che cosa inizierà?

"Trovandoci nell’auditorium, sotto al biposto S.V.A. del volo su Vienna, l’aereo dal quale Gabriele d’Annunzio lanciò i celebri volantini sulla capitale dell’Impero austro-ungarico, inizierò dedicandogli ‘Carta del cielo’, brano del ‘90 in cui il velivolo diventa simbolo del percorso di vita, di scommessa, del procedere. In apertura eseguirò pure ‘Tra demonio e santità’, altra composizione che non frequento da tantissimo tempo in forma pianoforte e voce. Per l’occasione ho rimasterizzato pure il video originale di quella suite in tre tempi girato da Ilvo Gallo".

Quanto ha contato nella sua formazione la figura di D’Annunzio?

"Me la porto dietro dai tempi del collegio, il Rosmini di Domodossola. La chiave alla poetica dannunziana che mi piace di più è quella dell’Alcyone, in cui il poeta abbandona la figura del supereroe, per sposare il concetto della natura e dell’uomo".

Cos’altro ha in programma per l’estate?

"A fine maggio ho pubblicato ‘Mambo Tango & chachacha’, un nuovo singolo dai sapori latin pop, ma il 20 luglio suonerò le mie canzoni a Sanremo con l’Orchestra sinfonica. In agenda ho pure un concerto per il centenario dell’Aeronautica Militare ed altri sparsi per l’Italia tra cui quello nella mia natia Domodossola".