Molestie e violenza fuori dalle discoteche. Il Number One: paghiamo noi i vigili di notte

Dagli assalti ai treni alla 16enne molestata, parla la manager della storica discoteca

Tiziana Merla è la titolare della società che gestisce il Number One

Tiziana Merla è la titolare della società che gestisce il Number One

Corte Franca (Brescia), 3 agosto 2022 - ​Il Number One dice la sua. E lo fa per voce di Tiziana Merla, amministratore della società che gestisce il locale di Corte Franca, salito più volte alla ribalta delle cronache. L’ultimo episodio riguarda un egiziano di 21 anni residente a Verona che ha molestato una 16enne bergamasca e quando questa non ha accettato la sua corte lui l’ha pure aggredita. Prima era esploso il caso di alcuni giovani avventori usciti dalla discoteca che avevano creato il caos alla stazione di Borgonato, dove si recavano a piedi per prendere il treno e dove hanno portato a termine in diverse riprese alcuni furtarelli, atti vandalici e una domenica mattina preso d’assalto un treno.

Che cosa è successo sabato scorso?

"Gli addetti del nostro servizio di vigilanza stavano accompagnando gli ospiti del locale all’uscita e nel parcheggio hanno visto due ragazze spaventate. Una di loro piangeva. Naturalmente si sono avvicinati e hanno chiesto cosa fosse accaduto. Una delle due ha spiegato di essere stata palpeggiata e poi aggredita. Ovviamente spetta alle forze dell’ordine appurare con certezza cosa è successo, noi abbiamo accolto la sua richiesta di aiuto. I nostri vigilanti le hanno chiesto di indicare il responsabile, che lei ha riconosciuto. Nel frattempo, grazie al pronto intervento della sicurezza del locale, è stata allertata la forza pubblica. Uno degli addetti è andato ad avvisare i carabinieri che erano all’esterno e che sono intervenuti, portando il giovane in caserma, dove sono andate anche le due amiche. Abbiamo in seguito saputo che la ragazza lo ha denunciato".

Ritiene il Number One un locale sicuro?

"Assolutamente si. Puntiamo moltissimo sulla sicurezza. Impieghiamo dai 15 ai 50 uomini solo per il servizio di controllo e all’interno siamo stati i primi in Italia ad allestire una piccola infermeria con la presenza sempre almeno di un infermiere professionale e di un soccorritore certificato. Facciamo di tutto per non far correre rischi a nessuno e siamo pronti a continuare a farlo, anche a costo di rimetterci qualcosa. All’ingresso, per esempio, abbiamo messo un metal detector per evitare che qualcuno porti armi".

Recentemente diversi ragazzi che frequentano il locale si sono resi protagonisti di episodi sgradevoli, soprattutto a Borgonato. Come commenta la situazione?

"La gente è cambiata e con essa la cultura e l’educazione. Si tratta di un problema sociale diffuso a livello nazionale. Il Number non può risolverlo da solo. Ma è disponibile a stare in prima linea accanto alle istituzioni e alla popolazione residente, a cui non vogliamo certo gravare sulle spalle. Abbiamo comunicato al sindaco di Corte Franca la disponibilità a pagare a nostre spese la polizia locale in orario notturno se volesse dislocarla in stazione. Non solo, abbiamo anche attivato un servizio di bus navetta da e per la stazione di Rovato".

A proposito di Rovato, il sindaco Belotti lamenta la selezione fatta dagli addetti alla sicurezza che non fanno salire tutti sulle navette.

"Sono gli stessi ragazzi che non faremmo entrare nel locale perché sono soggetti noti ed esagitati".

Come mai la ’conversione‘ alla musica trap?

"Noi vendiamo divertimento e ora la clientela chiede questo. Siamo però disponibili alla massima collaborazione. Per esempio ci è stato comunicato che un ospite non era gradito e così abbiamo annullato la serata".

Resterete aperti?

"Mio figlio Steven sta continuando il lavoro che gli ha insegnato il padre, mio marito Mario. Certo che continuiamo a lavorare. Sempre con gli occhi aperti".