Violenza su turista tedesca a Rimini, indagati due allievi della polizia di Stato Brescia

Lo stupro sarebbe stato commesso in una stanza di un hotel: indagini per accertare la dinamica

Violenza e abusi

Violenza e abusi

Brescia, 26 agosto 2018 - Presunta violenza sessuale di gruppo nei confronti di una turista tedesca. Ad essere indagati dal personale della squadra Mobile di Rimini sono due giovani, di 21 e 23 anni, studenti della scuola allievi polizia di Stato Brescia. I presunti responsabili sono stati identificati e, le indagini, sono coordinate dal sostituto procuratore Davide Ercolani. Lo stupro sarebbe stato commesso nella stanza di un hotel di Rimini nel pomeriggio di sabato e, al momento, è emerso che gli inquirenti hanno eseguito una minuziosa perquisizione con gli accertamenti andati avanti fino all'alba di domenica per ascoltare vittima e testimoni.

LE INDAGINI - A quanto appreso, nel tardo pomeriggio di ieri, dopo essere uscita dalla stanza dei due italiani, in un albergo della città romagnola, la turista tedesca - una ragazza di 20 anni che sarebbe stata costretta ad un rapporto sessuale di gruppo - ha prima raccontato tutto alle due amiche con cui condivide le vacanze, e poi al titolare dell'hotel che ha subito chiamato la Polizia. Gli agenti, arrivati sul posto, hanno individuato la vittima, le amiche e i presunti autori della violenza, i due allievi agenti della Scuola di Polizia. Poi, la Scientifica ha fatto un sopralluogo nella camera dove sarebbe avvenuto lo stupro.

IL RACCONTO - Prima ha raccontato tutto alle amiche connazionali e poi al titolare dell'hotel in cui alloggiava in Riviera, che ha subito chiamato la Polizia. Stando a quanto ricostruito anche dall'albergatore, il primo a raccogliere la versione delle ragazze, il gruppo di giovani, le tre compagne tedesche e i due italiani, tutti in vacanza a Rimini, si sarebbero conosciuti nell'hotel dove alloggiano. La giovane vittima ha raccontato di essere entrata nella stanza dei due italiani per bere qualcosa accompagnata dalle due amiche. Poi queste hanno lasciato la camera, mentre lei si è trattenuta da sola con i due che l'avrebbero costretta ad un rapporto sessuale a tre. Non sarebbe stata ubriaca anche se aveva bevuto dell'alcolico. Le analisi cliniche chiariranno meglio lo stato della vittima. Una volta dato l'allarme, la giovane è stata accompagnata dalla polizia in pronto soccorso, dove i medici hanno rilevato particolari compatibili con il racconto della vittima. Tutti, i due ragazzi italiani e le amiche tedesche, già questa mattina avevano lasciato Rimini facendo rientro a casa.

SOSPENSIONE - La 20enne è stata sottoposta alle visite mediche in ospedale ed è stata poi portata in Questura. Gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore Davide Ercolani, hanno ascoltato, fino a tarda notte, i racconti delle tre amiche tedesche, denunciando infine per violenza sessuale di gruppo i due italiani, allievi della scuola di polizia di Brescia, di 23 e 21 anni, per i quali il direttore della scuola ha avviato la procedura di sospensione, ratificata dalla direzione del personale di Roma. Qualora dovessero essere accertate le responsabilità dei due allievi, potrebbero essere destituiti, espulsi dalla scuola e non prendere mai servizio. Stando a quanto ricostruito, il gruppo di ragazzi, le tre amiche tedesche e gli italiani, tutti in vacanza a Rimini, si sarebbero conosciuti nell'hotel dove alloggiano.

IL COMUNE - Sull'accaduto è stata diramata in tarda mattina una nota del Comune di Rimini. «Pur dovendo fare i conti con informazioni ancora frammentarie - si legge -, questa Amministrazione auspica che sia fatta in tempi rapidi piena luce sul denunciato episodio». Totale vicinanza, solidarietà, sostegno e aiuto «a ogni donna che sia oggetto e vittima di qualsiasi tipo di violenza, a partire dalla più brutale e vigliacca, quella sessuale», è stato ribadito dal Comune riminese che ha specificato che «qualora i riscontri degli investigatori confermassero le prime ipotesi, il Comune di Rimini, dando voce alla sensibilità dell'intera comunità riminese così come avvenuto per casi analoghi in passato, si costituirà parte civile nei confronti dei responsabili».