
La ginnasta Vanessa Ferrari con il suo computer
Brescia, 15 dicembre 2015 - La nota ginnasta Vanessa Ferrari è finita nel mirino di tre truffatori che, nella giornata di domenica scorsa, le avevano sottratto il pc. Nei giorni scorsi, la campionessa bresciana e il suo fidanzato, avevano messo un’inserzione su un sito di annunci per vendere il loro computer ed erano stati contattati, nel giro di poche ore, da un presunto acquirente che, celando la propria identità dietro un’utenza anonima, si era accordato con loro sul prezzo di 700 euro per l’acquisto. L’appuntamento era stato così fissato per domenica nel piazzale davanti la Stazione ma, al posto dell’uomo, all'incontro si era presentata la sua fidanzata, P.G., 26enne bresciana la quale ha acquistato i pc pagando la somma pattuita di 700 euro, suddivisa con banconote da 50 euro contraffatte.
Il caso ha voluto però che poche ore dopo, intorno alle 18, sul telefono del fidanzato di Vanessa arrivasse un’altra chiamata ancora da parte del solito numero anonimo. Il truffatore pensando erroneamente di chiamare un’altra persona da truffare, questa volta per l’acquisto di un telefono cellulare, gli ha dato appuntamento per le 19 del giorno stesso ancora sul piazzale della Stazione. Il fidanzato di Vanessa, riconosciuta la voce di chi lo aveva chiamato, ha avuto la prontezza di prestarsi al gioco e ha accettato l’incontro. Si è portato quindi presso gli uffici della Polfer in stazione e ha raccontato quanto era capitato e quanto sarebbe dovuto succedere di lì a poco. Negli uffici della Polizia, insieme agli agenti, i due fidanzati hanno seguito dai monitor collegati alle telecamere posizionate sul piazzale della Stazione l’arrivo della P.G., in compagnia di un ragazzo, tale C.A., bresciano del 1993. I due sono scesi dalla Peugeot 107 in attesa della loro vittima ma, a sorpresa, si sono visti arrivare invece una volante della polizia, allertata dai colleghi della Polfer, che li ha accompagnati in Questura per accertamenti.
Sotto uno dei tappetini dell’auto, sono state rinvenute dagli agenti undici banconote contraffatte da 50 euro, probabilmente destinate proprio all’acquisto del cellulare. Ulteriori accertamenti hanno permesso di risalire ad una terza persona, P.A., del 1988 di Chiari. Il ragazzo, agli arresti domiciliari nella propria abitazione per reati inerenti gli stupefacenti, è risultato essere la persona che ha contattato telefonicamente la vittima per l’acquisto del computer portatile, fornendo poi alla sua ragazza le banconote false da consegnare al momento dell’acquisto. La perquisizione domiciliare del terzo complice ha consentito infine di recuperare il computer della Ferrari che è stato subito riconsegnato alla campionessa bresciana dagli agenti.