
di Federica Pacella
Soluzione a metà e non strutturale per i lavoratori e le lavoratrici con contratti di somministrazione in Prefettura e Questura. Il 31 dicembre, di fatto, si chiudono i rapporti di lavoro che, nel Bresciano, interessano 18 lavoratori su 1150 in tutta Italia (circa 150 in Lombardia). Dalle norme uscite in questi giorni, solo per i somministrati delle commissioni territoriali che si occupano delle domande dei richiedenti asilo il contratto è stato prorogato fino a fine marzo.
Per gli altri, il contratto scade oggi, con buona pace di tutto il servizio agli utenti che, per una provincia come Brescia, è particolarmente elevato a fronte di un organico già cronicamente sottodimensionato. "Anche se si arrivasse alla stabilizzazione dei somministrati – spiega Francesca Butturini, segretaria provinciale Nidil Cgil Brescia – i lavoratori non sarebbero sufficienti a gestire i numeri elevati delle pratiche legate ai flussi migratori che interessano una provincia come Brescia". Caso emblematico è quello della sanatoria 2020, che in pochi mesi doveva regolarizzare le posizioni lavorative di badanti e lavoratori agricoli. Secondo l’aggiornamento fatto a metà dicembre dalla campagna Ero straniero, sulla base dei dati del ministero dell’Interno, su 48.959 istanze presentate in Lombardia, oltre 15mila devono ancora essere lavorate dopo due anni.
Nel Bresciano, negli ultimi mesi c’è stata un’accelerazione con 4732 pratiche su 5023 che hanno avuto una risposta (2685 permessi di soggiorno, 1106 rigetti). Un carico di lavoro che, dal 2023, dovrà essere gestito senza il supporto dei lavoratori somministrati. "Per le Questure, il Viminale ha pubblicato un bando per un nuovo appalto sempre in somministrazione, che, attraverso la clausola sociale,darà priorità all’assunzione dei lavoratori attualmente in forza – spiega Butturini -. Non è la soluzione che speravano, perché non è possibile trattare il tema dell’immigrazione sempre come un’emergenza, visto che ormai è strutturale. Per le Prefetture auspichiamo, però, non c’è nemmeno questo: ciò porterà ad un peggioramento del servizio all’utenza".