Brescia, 21 aprile 2023 – Si è è chiusa oggi con un'ammenda amministrativa pari a 350 euro la vicenda del professore bresciano Tiziano Ronchi, fermato il 5 marzo scorso in Nepal con l'accusa di aver tentato di trafugare reperti del patrimonio storico-artistico dal tempio di Bhaktapur.
Lo riferiscono fonti della Farnesina. Ronchi, che aveva fatto rientro in Italia in anticipo rispetto all'udienza che ha deciso la sanzione, è stato costantemente assistito dal Consolato Generale d'Italia a Calcutta e dal Consolato onorario a Khatmandu, in raccordo con la Farnesina.
Il docente 27enne, docente di Arti Visive all'Accademia Santa Giulia, si è sempre difeso sostenendo di avere preso e osservato i reperti per poi riporli dove si trovavano in origine.
"Voglio tornare in Nepal - ha fatto sapere Ronchi – un Paese che ho nel cuore. Ovviamente ho avuto paura di restare intrappolato nella burocrazia nepalese e di non riuscire a tornare a casa”. Nel frattempo il 27enne di Sarezzo ha già ripreso ad insegnare all’Accademia. “Una grande emozione tornare in classe”.
In un video-racconto pubblicato sui social Ronchi ha ripercorso i 50 giorni di paura vissuti in Nepal. “Il pensiero di quanto vissuto per me si trasformerà in un impegno costante verso coloro che non hanno voce e che sono tuttora ingiustamente reclusi e costretti a un silenzio straziante. Ho vissuto 50 giorni da incubo in cui mi hanno tenuto in vita la voce dei miei cari, l’arte, il pensiero delle splendide persone incontrate lungo l’ascesa dell'Himalaya e la pervasiva forza del sacro. Questa esperienza mi ha profondamente segnato e straziato, ma non perderò la luce che comunque il Nepal ha portato nel mio essere, perchè rimane per me un luogo straordinario del cuore.”