Test salivari nelle scuole, si parte

Al via da Brescia la sperimentazione. Già oggi cento bambini si sottoporranno all’esame meno invasivo

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di Federica Pacella

Test salivari nelle scuole: al via la sperimentazione a Brescia. Già oggi 100 bambini di 5 classi della scuola primaria dell’Istituto comprensivo di Travagliato saranno sottoposti a test salivare molecolare. Si tratta di una piccola spugnetta che il paziente (in questo caso i bambini) tengono in bocca per un minuto, imbevendola di saliva, che viene poi esaminata in laboratorio alla ricerca del virus di Covid-19. Uno strumento semplice da utilizzare, che non richiede la presenza di personale sanitario per l’esecuzione, diversamente da quello nasofaringeo, e che ne rappresenterebbe quindi, se fosse validato, l’alternativa ideale per lo screening di massa. Proprio con l’obiettivo di verificare l’attendibilità del test, è partita nel mese di maggio in diverse regioni italiane una fase di sperimentazione nelle scuole. A Brescia, se ne sta occupando Fondazione Poliambulanza, prima nel territorio dell’Ats di riferimento (che non comprende la Val Camonica) a prendere parte alla sperimentazione nazionale. "I tamponi dotati di spugnette – spiega Angelo Meloni, direttore medico di presidio e responsabile laboratorio analisi di Fondazione Poliambulanza - riposti nelle provette a secco, saranno poi inviati in Poliambulanza dove verranno processati, nella stessa giornata di venerdì, con metodica analoga a quella adottata per il tampone nasofaringeo. I bambini che risulteranno positivi al test dovranno poi sottoporsi anche a tampone nasofaringeo, esame di riferimento per la conferma dell’esito. A conclusione dell’attività sperimentale nelle scuole italiane, sarà possibile verificare l’attendibilità del test salivare, con enormi prospettive di impiego". Non sfugge che questo sistema, già metodologicamente validato dalle Università Bicocca e Statale di Milano, ha quei caratteri di semplicità, rapidità e sicurezza che la renderebbero adottabile in qualsiasi contesto, a partire proprio dalle scuole, sia come strumento di screening ma anche di diagnosi nei casi sospetti. "Si tratterebbe di un ulteriore strumento in nostro possesso per far fronte in modo sempre più mirato ed efficace alla diffusione del virus – conclude Meloni - in contesti con grande affluenza di persone, in cui il monitoraggio per essere veloce deve avvenire in loco". I test salivari andrebbero comunque ad affiancarsi agli altri strumenti già esistenti per il mondo della scuola nel Bresciano, ovvero la corsia preferenziale per i tamponi molecolari al centro di via Morelli per chi presenta sintomi riconducibili a Covid ed i test antigenici gratuiti in farmacia per le scuole superiori.