Choc a Capriolo, segregate e stuprate per una notte

I carabinieri della Stazione hanno arrestato il violentatore

Caserma dei carabinieri di Capriolo

Caserma dei carabinieri di Capriolo

Capriolo (Brescia), 24 giugno 2017 - Le ha convinte che avrebbe dato loro un lavoro, aiutandole a rimanere in Italia. Invece le ha segregate e violentate per una intera, lunghissima notte. È accaduto a Capriolo, in una casa abbandonata di Via Vittorio Emanuele, dove alcuni disperati trovano rifugio: la zona è quella protesa verso il colle di Sant’Onofrio e Paratico. Purtroppo per il violentatore le vittime hanno raccontato tutto ai carabinieri della locale Stazione, che nel giro di pochi minuti sono riusciti a trovarlo e ad arrestarlo. I fatti sono accaduti tra mercoledì e giovedì e vedono protagonisti tre richiedenti asilo di nazionalità nigeriana: l’aguzzino, che ha 33 anni e due sorelle di 26 e 21 anni.  È probabile la presenza di un quarto uomo, ancora non identificato.

Il violentatore è entrato in contatto con le due giovani grazie a Facebook. In poco tempo sono diventati amici anche perché uniti da un destino comune: ovvero arrivare da un paese straniero con un permesso di soggiorno per motivi umanitari ed essere in attesa del riconoscimento, eventuale, dello status di rifugiati. L’uomo nel giro di qualche giorno ha carpito la fiducia delle due amiche, che risultano domiciliate a Torino. Lui, invece, è senza fissa dimora. Ad un certo punto ha loro proposto di raggiungerlo a Capriolo indicando loro come punto di incontro il supermercato Eurospin, dove avrebbero potuto lavorare insieme e ricostruirsi un’esistenza.

Le due donne, credendo all’offerta, da Torino hanno preso un treno e raggiunto la Stazione di Palazzolo sull’Oglio. Da lì, nonostante il caldo, si sono recate a piedi fino a Capriolo, dove hanno incontrato colui che poco dopo avrebbe abusato di loro. Il nigeriano le ha “invitate a casa sua” e ha chiesto loro di seguirlo. Una volta entrate nell’abitazione l’atteggiamento del presunto amico è cambiato ed è diventato violento. Le due sono state tenute segregate da lui e dal quarto uomo e sono state stuprate fino al mattino seguente. Quando sono state libere hanno incontrato un cittadino che ha chiesto aiuto al 112. I militari di Capriolo, grazie alle indicazioni fornite dalle vittime, hanno individuato la casa e fatto irruzione al suo interno cogliendo di sorpresa l’uomo, che si è arreso. Sono in corso indagini per stabilire chi sia la quarta persona