LAURA CASTELLETTI*
Cronaca

La sindaca Castelletti e la strage di piazza della Loggia: “Ferita indelebile sulla nostra pelle”

Brescia, Mattarella alle commemorazioni per la strage che costò la vita a otto persone. “La sofferenza resta, ma ricordare è una responsabilità per dire mai più”

Strage di Piazza della Loggia a Brescia del 28 maggio 1974

Strage di Piazza della Loggia a Brescia del 28 maggio 1974

Cinquant’anni fa la nostra città è stata ferita al cuore. Un attentato vile e barbaro, di matrice neofascista, ha portato morte e distruzione, uccidendo uomini e donne inermi che stavano manifestando pacificamente contro lo stragismo e i legami tra il terrorismo nero e gli apparati deviati dello Stato. La morte di otto persone - Giulietta Banzi Bazoli, Livia Bottardi Milani, Alberto Trebeschi, Clementina Calzari Trebeschi, Euplo Natali, Luigi Pinto, Bartolomeo Talenti, Vittorio Zambarda - non potrà mai essere cancellata dalla trama della nostra comunità, è segnata in maniera indelebile sulla nostra pelle.

Una ferita ancora aperta, che ha cambiato per sempre la storia della nostra città. A mezzo secolo di distanza, ricordare è per noi un impegno irrinunciabile e una decisa assunzione di responsabilità, ed è per questo che, assieme alle tantissime realtà bresciane che hanno voluto dare il loro contributo, oggi iniziamo un viaggio che porterà, fra qualche tempo, alla realizzazione di un museo permanente dedicato alla Memoria. Sappiamo che, negli Anni 70 e nei primi Anni 80, segnati dalla violenza politica e dalla strategia della tensione, si è tentato di far vacillare le nostre Istituzioni democratiche. Si tratta di un periodo estremamente sofferto, doloroso, nel corso del quale il ricorso alla violenza è stato ritenuto da molti, troppi, una strada percorribile per perseguire le proprie idee e convinzioni. Per questo, commemorare il terribile avvenimento che ha colpito la nostra città il 28 maggio 1974 non rappresenta soltanto un momento di raccoglimento e di dolore, ma è anche un modo per ribadire la nostra scelta di campo in difesa della democrazia e della libertà, valori sui quali si fondano la nostra Costituzione e la nostra Repubblica.

La presenza, tra noi, del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in questo giorno così importante per Brescia, è un segnale forte di vicinanza delle Istituzioni e rafforza in noi la consapevolezza di essere una comunità unita, che sa comprendere e farsi carico del proprio passato, guardando al futuro con impegno e determinazione. Intolleranza, abuso, sopraffazione sono i sintomi che non devono trovare terreno fertile affinché ciò che è stato non si ripeta. È quindi importante che ciascuno faccia la propria parte, anche e soprattutto i giovani, che devono comprendere l’importanza di far luce su quanto accaduto e di continuare a chiedere verità e giustizia. Fare chiarezza, individuare le responsabilità, personali e politiche, di chi ha pianificato e partecipato a questo attentato è importante per comprendere il presente e immaginare il futuro della nostra città.

Per questo, ritengo fondamentale il lavoro svolto da Casa della Memoria e dall’Associazione dei familiari delle vittime alla ricerca di una verità almeno processuale, che ha svelato le trame occulte di quegli anni. La strage di Piazza Loggia non è solo un ricordo doloroso, ma è un monito costante. Dobbiamo imparare dalla storia, affinché tragedie simili non si ripetano mai più. Dobbiamo combattere l’estremismo e l’intolleranza in tutte le loro forme, difendendo i valori di libertà, uguaglianza e solidarietà su cui si fonda la nostra società. È importante, in occasioni come questa, ribadire il nostro patto di lealtà ai valori democratici, un atto che non è retorica, ma è un vero e proprio impegno personale, oltre che istituzionale, che esprime ciò in cui un individuo crede e ciò per cui si batte. 

* sindaca di Brescia