Stalking e vessazioni a tredicenni, denunciati 7 adolescenti nel Bresciano

Manerbio, smascherati dai carabinieri, i minori della Bassa dovranno rispondere di atti persecutori

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di Beatrice Raspa

Li avevano stressati e spaventati a tal punto da indurli a non volere più mettere il naso fuori di casa. Adolescenti che per la paura di incontrare i bulli del paese preferivano stare chiusi nella propria cameretta e non andare a scuola, interrompere l’attività sportiva ed evitare di frequentare gli amici. Autori delle violenze, sette ragazzini della Bassa bresciana, denunciati per atti persecutori nei confronti di due tredicenni, di cui uno in condizioni particolarmente fragili. L’indagine, condotta dai carabinieri della compagnia di Verolanuova, ha preso le mosse a inizio anno dalle segnalazioni di un gruppo di genitori molto preoccupati per le vessazioni perpetrate nei confronti dei figli. Grazie a un circuito di protezione contro il bullismo, una sinergia informativa tra oratorio, Comune, scuola, famiglie e forze dell’ordine, i militari hanno raccolto testimonianze convergenti e iniziato a monitorare una gang di sette ragazzi, di casa tra Manerbio e dintorni, dai 13 ai 16 anni, italiani e stranieri di seconda generazione. Una banda di teppisti che molestava i giovanissimi fuori dall’oratorio, oppure dalla scuola.

Le gesta dei bulli avevano suscitato grande allarme sociale perché molti adolescenti lamentavano di essere derisi, picchiati fatti oggetto di scherzi pericolosi. Vari sono stati gli espisodi spiacevoli in più circostanze e nei confronti di più di una vittima. I veri capri espiatori della gang, però, erano due tredicenni, di cui uno fragile, stalkerizzati senza sosta da lameno due mesi. Uno dei due addirittura lo scorso 13 febbraio si era visto puntare addosso un taglierino ed era stato obbligato a consegnare il portamonete. I carabinieri del comandante Cristian Comitti hanno fatto scattare la perquisizione domiciliare e a casa dei bulli hanno recuperato cellulari, un taglierino affilato, un coltello con lama di 24 centimentri, un martello. Oggetti occultati negli zainetti di scuola, che dunque gli stalker-bulli portavano con sé. Le ricerche nelle abitazioni dei ragazzini hanno anche portato alla luce qualche dose di stupefacente, hashisc e cocaina, e materiale per le dosi. Sono stati segnalati al servizio tutela minori di Ats e ai servizi sociali del Comune. E, fatta eccezione per quelli sotto i 14 anni, che affronteranno direttamente un percorso riabilitativo, gli amici andranno a processo.