Paspardo (Brescia) – Tre scosse in due mesi, tutte con epicentro Paspardo. La situazione inizia a preoccupare il sindaco Fabio De Pedro, che ha chiesto all’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia se sia possibile capire di più su cosa succede nel suo territorio. Il casus belli è stata la scossa avvertita lunedì, di magnitudo 3.1.
"Si è sentito un boato e poi la terra che ha iniziato a tremare – racconta –. Gli studenti in classe si sono spaventati, alla fine abbiamo deciso per l’evacuazione, in modo da poter fare le verifiche sulle strutture, nelle scuole e in edifici un po’ storici, come la chiesa, per scrupolo". Come già era emerso lunedì sera, non ci sono stati danni agli edifici, solo molta paura e la volontà di capire come mai sia già la terza scossa, con epicentro a Paspardo, da luglio. "Sono al terzo mandato di sindaco, pensavo di averle viste tutte, questa mi mancava – sottolinea De Pedro –. Sappiamo che i terremoti non si possono prevedere e potrebbe anche essere un caso e che non ci saranno più, dopo questi tre. Ma vogliamo approfondire, per quel che è possibile".
Anche nei comuni della media valle la scossa è stata avvertita distintamente. La preoccupazione è che, scosse più forti, possano incidere sul rischio idrogeologico, innescando smottamenti. Lunedì non è accaduto nulla, la zona del torrente Re interessata dalla frana, all’ingresso del paese, è stata monitorata e non sono state ravvisate conseguenze. "Per quanto mi riguarda ho intanto chiesto alle scuole di effettuare le simulazioni di evacuazione in modo serio, scrupoloso, non per generare allarmismo, ma perché tutti siano ben preparati di fronte ad eventuali nuove scosse".