
Mele
Brescia, 3 ottobre 2016 - Da venerdì 7 a domenica 9 ottobre torna per la 3° edizione la Sagra delle Mele a Brione, tre giorni dedicati ai sapori del territorio con intrattenimenti, incontri, spettacoli, mostra, serate musicali, laboratori e molto altro. .La suggestiva terrazza naturale sospesa tra Valle Trompia e Franciacorta torna quindi a ospitare la manifestazione. Sabato sera alle 20, cena del contadino a base di trippa polenta taragna con umido di salamina e patate dolce acqua e caffè. Serata di intrattenimento con Piergiorgio Cinelli, che presenterà il nuovo album el pom de breo’.
L'economia di Brione è sempre stata legata all'attività agricola, all'allevamento e al taglio dei boschi. Quasi tutti si dedicavano alla coltivazione di campi e di orti, dai quali veniva tratto il necessario per il sostentamento. Brione è una terra ideale per la frutticoltura o almeno lo è stata fino all'introduzione dei macchinari non molto adatti per le coltivazioni delle colline e delle montagne. Sui pendii che caratterizzano il comune era possibile,a seconda dell'altitudine,far crescere vari tipi di alberi da frutto. Così da S. Zenone ad Aquilini, da Barche a Vesalla, praticamente in tutte le località del comune c'erano alberi da frutto che in primavera si coloravano di bellissimi fiori. Si producevano soprattutto mele, ma anche prugne, ciliegie, amarene e noci. Per la raccolta bisognava salire sulle alte scale ,ma alcuni utilizzavano anche altri strumenti. Per esempio la "pomarola", un utensile di legno e "htropei" che permetteva di cogliere le mele senza toccarle, anche perché spesso erano maturate sui rami più alti. Parecchie erano le qualità delle mele: particolarmente pregiate erano quelle destinate a resistere nel corso dell'inverno. Erano conservate in stanze apposite, dalle quali si diffondeva negli ambienti il caratteristico profumo delle mele. Queste sono alcune brevi notizie per dire che le mele fanno parte della nostra storia ed è bello ricordare, attraverso una festa, un passato caratterizzato da piccole cose, ma essenziali nel loro significato e nella loro funzione.