Rogo di plastica, paura per i fumi

Bedizzole, distrutto il magazzino di un’azienda che ricicla i rifiuti. In campo i tecnici dell’Arpa per i controlli

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di Milla Prandelli

Un devastante incendio ieri ha danneggiato l’azienda Tobanelli di via Fusina a Bedizzole, specializzata nella selezione e cernita di rottami in alluminio e materiali plastici da riciclare. L’allarme è scattato attorno alle 5.30 del mattino, quando una colonna di fumo acre ha iniziato innalzarsi dal capannone. Numerose chiamate hanno avvisato la centrale operativa del 112 del rogo. Sul posto sono state inviate tre squadre di vigili del fuoco con autopompa serbatoio e il supporto di una autobotte. È stato richiesto anche l’intervento del Gruppo Operativo Speciale GOS Movimento Terra per rimuovere il materiale bruciato. I vigili del fuoco, per contenere le fiamme, hanno usato alcuni camion carichi di sabbia, serviti a soffocare il fuoco. Tutto il materiale è stato poi passato al setaccio per evitare il riattizzarsi di focolai. Il rogo è stato domato in mattinate. Non si sono registrati feriti e intossicati.

La preoccupazione più grande, almeno al momento, è quella per l’ambiente. Sul posto sono intervenuti anche i tecnici di Arpa Lombardia e di Ats Brescia. "La squadra emergenze del dipartimento Arpa di Brescia è prontamente intervenuta sul luogo dell’incendio in corso nella ditta Tobanelli di Bedizzole – spiegano da Arpa- Il rogo ha interessato circa 50 tonnellate di materiale tra alluminio e plastica. I tecnici hanno effettuato misurazioni con strumentazione a risposta immediata, escludendo significative criticità ambientali.

È stato inoltre attivato il gruppo specialistico contaminazione atmosferica che, sulla base delle condizioni meteorologiche e della previsione sulla direzione dei venti, ha installato un campionatore ad alto volume in corrispondenza della azienda agricola di via san Marchino. Nei prossimi giorni verranno effettate ulteriori ispezioni". Ai residenti è stato chiesto di tenere le finestre chiuse per tutto il giorno. Gli ambientalisti, anche tenendo conto delle varie emergenze che interessano la zona, sono sul piede di guerra.