Rincari teleriscaldamento Costi aumentati del 75%

Altra beffa per gli utenti bresciani già esclusi dal superbonus del 110%. Le parole del sindaco Del Bono: "Un’ingiustificata disparità di trattamento"

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di Federica Pacella

Una nuova beffa per gli utenti del teleriscaldamento. Dopo l’esclusione dal superbonus del 110%, per un effetto distorsivo che impediva di accedere agli incentivi (risolto con un emendamento), ora il teleriscaldamento è rimasto escluso anche dalle misure di mitigazione del caro bollette previste dal Decreto Energia. Niente sconto, dunque, sull’Iva (dal 10%-22% al 5% per gli utenti del gas naturale tra ottobre-2021 e giugno 2022) nonostante le bollette siano comunque lievitate. A Brescia, dove sono 21mila gli edifici collegati alla rete, il costo è salito del 74% (+94% utenti gas), perché nei mesi invernali i rifiuti bruciati nel termoutilizzatore e il recupero di calore dalle acciaierie non è sufficiente a coprire la domanda: per tanto, serve una quota rilevante anche di gas (il 50% contro la media del 30% del resto dell’anno). La riduzione dell’Iva sarebbe stata una boccata d’ossigeno, ma per ora è stata esclusa.

Per questo il sindaco di Brescia, insieme a quello di Milano, Varese e Torino, hanno scritto ai ministri di Sviluppo Economico, Economia e Transizione Ecologica, per chiedere quantomeno l’estensione agli utenti del teleriscaldamento delle stesse misure già previste per il gas naturale. "Senza un intervento, oltre a un’ ingiustificata disparità di trattamento, verrebbe disincentivato l’utilizzo del teleriscaldamento, in netto contrasto con gli obiettivi ambientali del PNRR". Le parlamentari bresciane della Lega Nord, Simona Bordonali e Eva Lorenzoni hanno fatto sapere di aver già presentato un emendamento per estendere la riduzione dell’Iva al 5%, all’esame della commissione Ambiente della Camera. "Non abbiamo letto nelle scorse settimane lettere del sindaco Del Bono in merito agli ingiustificati rincari previsti da A2A anche per la quota di calore ricavata dai rifiuti, sui quali ora c’è anche una indagine di Arera", scrivono. Va detto che nel frattempo, a fronte dell’attuale conflitto in Ucraina, il Gruppo A2A, attraverso le società A2A Calore e Servizi e Linea Green - ha deciso di bloccare i prezzi del teleriscaldamento, fino al 30 settembre. "Ma se l’algoritmo di A2A non sarà modificato – sottolinea Danilo Scaramella, presidente Legambiente Brescia – dall’1 ottobre rischiamo di trovarci di fronte ad un nuovo pesantissimo balzo delle tariffe calcolato sui rincari del gas degli ultimi mesi". Questo punto è oggetto di una petizione, che ha già raccolto 950 firme, presentata proprio da Legambiente al Consiglio comunale, sull’aumento delle tariffe. "Questo resta il grande nodo, indipendentemente dall’Iva", sottolinea Scaramella.