BEATRICE RASPA
Cronaca

Pugni a un passante senza un motivo Sconterà sei anni e 8 mesi di carcere

Condannato appassionato di arti marziali. La vittima ha riportato lesioni permanenti al volto e a un occhio

Migration

di Beatrice Raspa

"Continuava a ripetermi che voleva ammazzarmi, che gli piaceva il mio sangue, non si fermava. I danni che ho riportato non si cancellano, ma almeno giustizia è fatta". Francesco, bancario 32enne di Brescia, conserva il ricordo indelebile di quella sera di un anno fa. Era il 22 novembre, 22,30 circa. Mentre camminava in vicolo dell’Ortaglia, per evitare la movida concentrata nell’adiacente piazzale Arnaldo, diretto alla sua auto posteggiata, si è trovato il passaggio ostruito da un gruppo di persone che stazionava sul marciapiede. Francesco ha chiesto di passare.

Si è ritrovato coperto di insulti e poi è diventato bersaglio di una scarica di calci e pugni di violenza inaudita. L’autore del pestaggio, un 30enne di Cellatica esperto in arti marziali, è finito a processo per lesioni gravissime, aggravate dallo sfregio permanente: ieri è stato condannato a 6 anni e 8 mesi. Il gup Angela Corvi al termine dell’abbreviato gli ha inflitto più dei 4 anni e 9 mesi chiesti dalla Procura.

"Senza ragione quell’uomo ha iniziato colpirmi, mi ha fatto partire gli occhiali e mi ha scaraventato a terra. Lì è stato il buio. Voleva uccidermi – ha raccontato Francesco, parte civile con l’avvocato Gabriella Pezzotta – Mi ha buttato giù quattro denti. Avevo un occhio che per un pelo non mi è uscito dall’orbita. Mi sono trascinato fino al vicino oratorio, ero una maschera di sangue. Intanto lo sconosciuto che mi aveva pestato è rimasto lì, cento metri più avanti, a vantarsi con gli amici. Più tardi ho saputo che poco prima aveva picchiato un’altra persona, un conoscente in un locale. Per averlo identificato devo ringraziare la Mobile (l’arresto ai domiciliari è scattato il gennaio seguente al culmine di un’indagine del pm Benedetta Callea, ndr). Per quel pestaggio ho avuto un indebolimento della vista, varie fratture e metà faccia paralizzata per sempre. Per questo ho avuto anche problemi sul lavoro".

La difesa, rappresentata dagli avvocati Alessandra Testa e Andrea Brunelli, aveva chiesto un patteggiamento che però è stato respinto. Il giudice ha inflitto una condanna pesante, oltre ad avere disposto il pagamento di una provvisionale di centomila euro. "Una condanna esemplare, un monito perché cose simili non accadano mai più. Non è giusto che un normale cittadino passeggi per il centro e si imbatta in una violenza così, senza nessuna colpa. Vogliamo stare al sicuro".