Prostitute e rifiuti, doppia sconfitta per il Comune di Brescia

Il giudice di pace ha dato ragione a due ricorrenti per le multe basate sul Regolamento di Polizia urbana

Francesco Natoli

Francesco Natoli

Brescia, 18 giugno 2020 - Prostituzione e raccolta differenziata: alla prova del Tribunale, il regolamento di Polizia urbana mostra qualche debolezza. Lo hanno constatato i consiglieri della Commissione bilancio, in cui si è discusso il riconoscimento della legittimità di debiti fuori bilancio derivanti da giurisdizionali, illustrati dal commissario capo della Polizia locale Francesco Natoli.

In un caso, il giudice di pace ha accolto il ricorso di un uomo al quale, nel 2017, era stata contestata la sanzione per aver fatto salire a bordo della sua auto una prostituta in via Valle Camonica alle 2,38. L’uomo ha sostenuto di averle solo dato un passaggio. Il giudice, rilevando che nessuno aveva assistito alla contrattazione e che il regolamento non può prevaricare le leggi ordinarie, gli ha dato ragione, condannando la Loggia alle spese legali di 198 euro.

«Questa è la parte debole della struttura regolamentaria – ha sottolineato Natoli – è una spada di Damocle. Finché troviamo persone che hanno una situazione famigliare particolare e non vanno avanti con le contestazioni, ne veniamo fuori bene". Se, però, uno entra nel merito, si "crea il precedente", come sottolineato dal consigliere Gianpaolo Natali (FdI).

È costata invece 43 euro un’altra decisione del giudice di pace sul fronte dei rifiuti. Una donna ha infatti contestato la sanzione comminata dopo che un ispettore ambientale di Aprica aveva trovato rifiuti contenenti documenti con il suo nome, gettati in via Montini. La signora ha spiegato di aver buttato regolarmente la carta nel suo bidoncino, esposto fuori casa, e che qualcuno ha rovistato e gettato altrove la sua immondizia. In assenza di altre prove, il giudice ha accolto la sua versione.

Francesco Patitucci (civica per Del Bono) e Donatella Albini (Sinistra a Brescia) hanno sottolineato la necessità di cambiare i regolamenti. "Il problema sui rifiuti lo avevamo posto", ha ricordato Paola Vilardi (FI). Nessuna discussione, invece, sul rendiconto dell’esercizio di bilancio 2019 che si chiude con un avanzo di amministrazione complessivo di 78,2 milioni, in gran parte vincolati. Rafforzata la cassa, pari a 61 milioni, onorati tutti i pagamenti.