Preso a calci e pugni da un detenuto, al Nerio Fischione è emergenza

Ennesima aggressione ai danni di un agente della Penitenziaria

Preso a calci e pugni da un detenuto, a cui aveva detto che avrebbe dovuto rispettare gli orari del corso di formazione. Un’ennesima aggressione ai danni di agenti della Polizia penitenziaria si è registrata nella casa circondariale “Nerio Fischione“ (Canton Mombello) di Brescia, da parte di un detenuto. L’uomo si è presentato in aula quando la lezione del corso di formazione che avrebbe dovuto seguire era ormai iniziato da un po’. Ha quindi cercato di entrare in classe, ma quando l’agente ha cercato di fermarlo, spiegando che doveva rispettare gli impegni presi con i tempi indicati, lui lo ha aggredito, mandandolo al Pronto Soccorso. "Un nuovo, ennesimo episodio – commenta Gian Luigi Madonia, segretario regionale Uspp Lombardia, che ha denunciato l’accaduto – ai danni degli agenti della Polizia penitenziaria. Lo Stato deve riappropriarsi delle carceri, trattare gli indisciplinati con determinazione, ridando dignità al lavoro della Polizia penitenziaria". Si tratta ormai di episodi all’ordine del giorno, spesso (ma non sempre) legati a detenuti con problemi psichiatrici, che mettono però a rischio la sicurezza del personale, già provato dalla carenza di personale rispetto ai numeri dei detenuti (Canton Mombello ha un tasso di sovraffollamento tra i più alti d’Italia). "Se questi eventi critici ed aggressioni continuano a verificarsi e ad aumentare, significa che siamo di fronte ad un sistema fallimentare".