Iseo, 22 aprile 2015 - Christo torna in Italia dopo 40 anni e lo fa con una monumentale installazione che prenderà forma in Lombardia, sul lago d'Iseo. "The Floating Piers" sarà un ponte immenso, fluttuante, rivestito di un tessuto giallo cangiante, che a giugno 2016 per 16 giorni collegherà isole e terraferma sul bacino fra Bergamo e Brescia. Ideate con un sistema modulare costituito da 200mila cubi in polietilene ad alta intensità, ricoperte da 70mila metri quadrati di tessuto a trama fitta (tutto materiale rimovibile e riciclabile), le passerelle (fissate al fondale con 200 ancore) creeranno sulle acque del lago un percorso pedonale di oltre tre chilometri, un sogno inseguito per anni dal famoso maestro della Land Art e da sua moglie Jeanne Claude, scomparsa nel 2009.
«È un progetto incredibile, sembrerà di camminare sull'acqua», ha detto l'artista ottantenne presentando l'iniziativa al Maxxi di Roma, insieme al project director Germano Celant. Per i ponti modulari e fluttuanti del lago d'Iseo, l'artista ha messo insieme 10 milioni di euro, ma in realtà non sa quanto, a installazione finita, verrà a costare il progetto. «È come un figlio, non si può prevedere un budget per vederlo crescere». Il Lago d'Iseo è stato scelto dopo alcuni sopralluoghi sui laghi alpini, il Maggiore, il lago di Garda, di Como. Il Sebino è stato «il più entusiasmante», senza collegamenti, con le isole raggiungibili solo dai traghetti. Le passerelle, che verranno prodotte in una fabbrica della zona, si svilupperanno circolarmente da Sulzano (sulla terraferma) a Monte Isola (la più alta isola lacustre d'Europa) all'Isola di San Paolo, una striscia di giallo profondo. Larghi 16 metri e profondi 50 centimetri, i pontili (dai bordi degradanti) potranno essere raggiunti anche a nuoto o dalle barche.