Ponte di Legno, dalla guerra alla malga: la rinascita di Abbas

Arrivato in Italia 15 anni fa, ora lavora per un'azienda agricola di Ponte di Legno: "Mi piacerebbe insegnare ai miei connazionali come fare il formaggio"

Abbas, da Ghazni, località a un’ora e mezza da Kabul, sui monti camuni

Abbas, da Ghazni, località a un’ora e mezza da Kabul, sui monti camuni

Ponte di Legno (Brescia) - Dall’Afghanistan a Ponte di Legno per fare il pastore e inseguire un sogno. Questa è la storia di Abbas, detto Abbi, da Ghazni, a un’ora e mezzo dalla capitale Kabul, trasferitosi in Italia nel 2007. "In Italia sono arrivato quindici anni fa – spiega Abbas – in cerca di pace e serenità per me e per quella che oggi è la mia famiglia. Il mio paese è meraviglioso, ma è un paese in guerra da tanti, troppi anni. L’Italia è la mia seconda casa. Inizialmente mi sono trasferito nel sud, dove sono stato subito assunto in una fabbrica. Sono stati tutti gentilissimi con me e mi sono sempre trovato bene. Ma non era il lavoro che volevo fare. Perché amo gli animali e ho sempre desiderato fare il pastore". Tre anni fa la svolta. 

Abbas ha visto un annuncio dell’azienda Agricola Bezzi di Ponte di Legno: l’unica con la propria malga all’interno della meravigliosa località Case di Viso, situata a 1.753 metri di quota. Tra un gruppo di case affacciate sul torrente Narcanello: uno dei tre torrenti che formano il fiume Oglio, si trova il piccolo ma fornitissimo laboratorio caseario di proprietà del dalignese Andrea Bezzi, che di afghani ne ha assunti ben due e che con loro si trova alla grande. "Sono dei bravi lavoratori – spiega Bezzi, conosciutissimo per i formaggi che produce: dal Silter al Case di Viso passando per la ricotta e squisiti burri – mi piacciono perché amano molto gli animali e perché non hanno paura di trascorrere tanto tempo in montagna, a diversità dei nostri giovani, che preferiscono lavori di otto ore filate. Qui si comincia all’alba e si finisce la sera".

Abbas sorride mentre lavora. Ha un carattere dolce e simpatico. "La Valcamonica è la mia casa – spiega – mia moglie mi ha raggiunto in Italia. Io ho 39 anni e lei 28. Abbiamo preso casa a Ponte di Legno, dove le persone sono accoglienti e gentilissime. Ci sentiamo integrati. Non credo andremo via tanto presto. Ormai siamo camuni anche noi, anche se ci piace ricordare la nostra patria, spesso con cibi della nostra zona, che mia moglie cucina benissimo e che ci piace fare assaggiare agli amici".

I formaggi, però, Abbas ha imparato a farli nel Belpaese dall’esperto Andrea Bezzi. "In Afghanistan l’allevamento è importantissimo per l’economia – conclude - ma non sappiamo produrre formaggi. Per lo più vendiamo latte e yogurt. Un giorno, se torneranno la pace e le condizioni non sarebbe male andare a insegnare ai miei connazionali come fare prodotti caseari".