“Pizza connection” L’udienza è da rifare

La discussione? Da rifare. Colpo di scena in Appello per la presunta “Pizza connection“, l’inchiesta che nel 2018 aveva acceso i riflettori su una serie di atti intimidatori ed estorsioni, per l’accusa manovrati dal ristoratore Massimo Sorrentino ai danni di alcuni concorrenti. La scorsa udienza, sebbene il processo di 1° grado si fosse celebrato con rito ordinario quindi pubblico, aveva visto l’esclusione dei cronisti per volere del presidente Anna Dalla Libera. Una decisione eccepita dalle difese, che l’avevano ritenuta illegittima per violazione del diritto di pubblicità. Ieri la presidente ha motivato la scelta con ragioni precauzionali per Covid, provocando una nuova levata di scudi delle difese. Dopo una camera di Consiglio non priva di un confronto acceso, la presidente ha ammesso la nullità dell’udienza scorsa disponendo la ricelebrazione del processo il 14 giugno. Imputati con Sorrentino (condannato in primo grado a 10 anni e 11 mesi), Antonio Garofalo (6 mesi), Dejan Nedejkovic (9 anni), Marco Bolentini (2,8 anni), l’ex poliziotto Enzo Origlia (7 anni per corruzione), Marco Garofalo (6,4 anni), Alfredo Abrami (2,6 anni), Giacomo Ferro (3,7 anni). Per Sorrentino e Marco Garofalo la Procura chiede l’aggravante del metodo mafioso.

B.Ras.