BEATRICE RASPA
Cronaca

Brescia, piscina Mompiano nel mirino delle baby-gang

Impianti comunali nel mirino: "Sono sempre gli stessi ragazzini"

Immagine di repertorio per una piscina pubblica

Brescia, 3 agosto 2018 - Scavalcano la recinzione e se c’è coda passano in tre dai tornelli così da entrare senza pagare il biglietto. Giocano a calcio in mezzo ai bagnanti stesi al sole o tra i bambini generando il caos. Infrangono vetrate a colpi di pallone. Svuotano gli estintori nelle vasche. Succede nelle piscine comunali di Brescia, da qualche tempo nel mirino di un gruppo di vandali fuori controllo. L’allarme arriva dall’impianto natatorio di Mompiano, dove lunedì scorso è intervenuta la Polizia Locale. "Non riusciamo a fermarli in nessuno modo, eppure sono sempre le stesse persone – spiega Sarah Barozzi, della segreteria –. Sono sei, sette quindicenni, tutti italiani, strafottenti e ingestibili".

L’ultimo episodio di danneggiamento nel lido di via dello Stadio, e che ora sfocerà in denunce nei confronti degli autori, è avvenuto il 30 luglio. I soliti noti mentre giocavano a calcio in una zona vietata verso le 19 con una pallonata hanno sfondato una vetrata che dà sulle vasche interne. Risultato: "Abbiamo tre finestroni bloccati, e quello centrale che rischia di crollare. Per evitare il peggio momentaneamente li abbiamo rivestiti di cellophane, li teniamo chiusi e l’area attorno è stata isolata», continua Barozzi. Solo venti giorni fa la piscina di Mompiano è stata oggetto di un altro raid. Qualcuno ha scavalcato la recinzione sul retro, è entrato nel parco e ha aperto un buco in una delle due vetrate antisfondamento del bar. Nel prato la mattina seguente sono stati rinvenuti grossi cacciaviti. "La parete trasparente per fortuna non è crollata ma il vetro, una ragnatela di crepe, si è gonfiato ed è esploso mettendo peraltro a rischio l’incolumità dei presenti. Attendiamo la riparazione, ma ci vorranno un paio di mesi". I vandali non hanno risparmiato nemmeno la piscina di via Lamarmora a Brescia Due.

La notte del 13 luglio la gang – forse sono gli stessi ragazzi – è riuscita ad accedere alla vasca olimpionica all’aperto. Tavoli e sedie sono stati scaraventati all’interno e in acqua svuotati gli estintori. Un danno che ha imposto lo svuotamento completo della vasca e la chiusura dell’impianto stesso per permettere la bonifica. Capire se gli episodi siano firmati dalle stesse mani è ora compito delle forze dell’ordine e dell’autorità giudiziaria. I gestori nel frattempo però sono esasperati. E non solo per una questione economica ma di convivenza civile. "Questi ragazzini minacciano e strattonano – conclude Barozzi sconcertata –. E quando la Polizia fa intervenire i genitori, visto che si tratta di minorenni, gli adulti li difendono".