
Sono intervenuti i carabinieri
Brescia – Quando lo hanno visto a terra esanime dopo averlo colpito a bastonate, calci e sberle, se ne sono andati, probabilmente convinti di averlo ucciso. L’aggredito – una pachistano di 38 anni residente in città – invece si è salvato e ha raccontato tutto ai carabinieri indicando anche chi lo aveva massacrato di botte, peraltro suoi conoscenti. Le successive indagini hanno consentito ai militari di arrivare ai presunti aggressori, marito e moglie di origine pachistana. La coppia, lei di 31 anni e lui di 35, residente in città, esasperata da problemi economici, sarebbe giunta ad aggredire il connazionale ritenendolo responsabile degli ammanchi sul loro conto in banca. Entrambi, difatti, ritenevano che li avesse truffati per una somma pari a circa 50mila euro. Lo avrebbero così aspettato fuori dalla sua abitazione, sorpreso, aggredito e picchiato selvaggiamente con le mani e con un bastone, lasciandolo a terra ferito gravemente, pieno di botte e privo di sensi. Il loro scopo era però quello di ucciderlo.
A soccorrere lo straniero è stato un vicino, che ha chiesto aiuto al 112. La centrale operativa di Brescia ha mandato sul luogo dei fatti
sia i soccorritori del 118 sia i militari bresciani, che hanno immediatamente iniziato a indagare sentendo i testimoni. L’uomo è stato portato in codice rosso agli Spedali Civili di Brescia e inizialmente è stato ricoverato in prognosi riservata per emorragia celebrale. Si è poi ripreso anche grazie alle cure dei medici e degli infermieri della struttura sanitaria cittadina. Nelle scorse ore per il marito trentacinquenne si sono aperte le porte del carcere di Brescia, dove è attualmente detenuto. La moglie si trova agli arresti domiciliari. Il pachistano ferito si è ripreso ed è potuto tornare nella propria abitazione.