Brescia, liberi dal Pcb dopo 18 anni

Quartiere Primo Maggio. Al parco Passo Gavia via alle bonifiche, fissata la data di riconsegna ai cittadini: il 2 febbraio del prossimo anno

I lavori di bonifica

I lavori di bonifica

Brescia, 10 aprile 2018 - Due febbraio 2019: al quartiere Primo Maggio hanno già segnato cerchiato in rosso la data sul calendario, perché, dopo 18 anni, potranno rimettere piede nel Parco Passo Gavia, l’unico del quartiere, chiuso dal 2001 per i veleni della vicina Caffaro. "L’ultima volta che ci sono entrato avevo 10 anni. E’ un’emozione ritornare dopo tanto tempo". Michele Fabbri, 27enne presidente del consiglio di quartiere, ha varcato la soglia del cancello del parco, dove dal 19 marzo sono iniziati i lavori di bonifica.

E’ tutto da rifare. Il terreno, da ripulire, verrà escavato per 50 centimetri. Le caratterizzazioni del 2016 hanno rilevato arsenico, rame, piombo, zinco, mercurio, Pcb, diossine e furani. Fatte le analisi di fondo scavo si deciderà se proseguire per altri 25 o 50 centrimetri o se ricoprire con terra pulita. "Una delle novità – ricorda l’assessore all’ambiente Gianluigi Fondra – è che saranno mantenuti 21 alberi, con un sistema di salvaguardia dell’apparato radicale. Ne saranno inoltre piantati altri 51".

Da rifare l’area basket, ora usurata dal tempo e dall’abbandono. Sarà inoltre creata una piastra centrale, con giochi per bambini, compresi quelli con disabilità, accessibile dai quattro lati del parco attraverso altrettanti percorsi ciclo-pedonali. Il costo totale dell’intervento, sull’area di 13.500 mq, è di 2,2 milioni di euro. I lavori saranno eseguiti in 321 giorni dalla Garc Spa di modena. "Siamo secondi nell’appalto per il Calvesi", commenta il direttore generale Andrea Grillenzoni, facendo intuire la possibilità di un ricorso per provare a portare a casa anche la bonifica del campo di atletica. L’azienda modenese, nata nel 1975, ha 230 dipendenti e si è fatta le ossa nell’ambito delle costruzioni, del recupero di rifiuti (dal 1994) e nei cantieri post-terremoto dell’Emilia Romagna e dell’Umbria.

In via Rose sono già pronte le attrezzature per lavare i camion e per contenere la dispersione della polvere in aria. "Stiamo facendo un lavoro di sartoria ambientale ed urbanistica – commenta il sindaco Emilio Del Bono – ringraziamo i cittadini del Primo Maggio per la pazienza, perché incolpevolmente sono stati attraversati dai veleni della città". "Con il Parco Gavia, il Calvesi e il parco di via Nullo – conclude Fabbri – torniamo a vivere".