Palazzolo, vigile si toglie la vita. Il sindaco: "Questa tragedia è un fallimento umano"

Suicida dopo la gogna dei social. Il dolore del primo cittadino per "non aver intepretato i segnali"

Gabriele Zanni, sindaco di Palazzolo sull'Oglio

Gabriele Zanni, sindaco di Palazzolo sull'Oglio

Palazzolo sull'Oglio (Brescia), 5 febbraio 2020 - La tragedia al comando di polizia locale lascia sotto choc Palazzolo sull’Oglio. Il suicidio, nella notte tra lunedì e martedì, al termine dell’orario di servizio, di un agente che si è tolto la vita sparandosi con la pistola di ordinanza all’interno di un’auto in dotazione, ha fatto subito il giro del paese, e non solo.

Gian Marco Lorito aveva 44 anni e da tempo era in forza al corpo di polizia locale della città, coordinato dal comandante Claudio Modina. Negli ultimi giorni era stato al centro di una bufera social più grande di lui e, nonostante non sia ancora stato trovato alcun biglietto che spieghi il gesto estremo, non si può non pensare a quanto stava passando il 44enne da quando, il 24 gennaio a Bergamo, aveva parcheggiato l’auto della polizia municipale palazzolese su un posto disabili. Un gesto che non era passato inosservato, tanto che il presidente della Associazione nazionale mutilati invalidi civili Bergamo, Giovanni Manzoni, aveva pubblicato la foto del posteggio sulla sua pagina Facebook, denunciando l’accaduto in toni piuttosto severi. Una volta visto il post, Lorito aveva scritto una lettera a Manzoni, scusandosi e inviando all’associazione 100 euro. Cosa che il presidente di Anmic aveva riportato sulla sua bacheca online, dove aveva specificato di avere "apprezzato il gesto".

Da allora si è continuato a parlare del caso, anche se il nome di Lorito non è mai stato fatto. A rendersi conto, lunedì sera, che qualcosa non andava, è stata la compagna, che non l’ha visto rientrare a casa dopo il turno di lavoro. Gian Marco Lorito aveva prestato servizio con un collega a Cividate al Piano. Una volta terminato il lavoro entrambi hanno fatto rientro al comando della polizia locale di Palazzolo, dove si sono salutati. Lorito, probabilmente dopo qualche minuto, è tornato indietro, è entrato in auto e si è sparato. A trovarlo sono stati i carabinieri e i colleghi. A parlare per il Comune e il comando, ieri, è stato il sindaco Gabriele Zanni. "Sento quanto avvenuto questa notte come uno dei più grandi fallimenti umani e professionali da quando sono sindaco – ha detto Zanni –. Non aver capito o interpretato segnali, ammesso ce ne siano stati, e non essere riuscito a intervenire con un supporto, lascia tanta disperazione e amarezza. Rimane il ricordo per un uomo di valore". Anche il sindaco di Erbusco, dove Lorito prestava servizio fino a qualche anno fa, ha ricordato Gian Marco. "Era un uomo integerrimo e un ottimo elemento", ha detto.

Intanto ieri, per tutto il giorno, sono piovuti insulti e critiche nei confronti di Giovanni Manzoni, che a un certo punto ha cancellato tutti i post. "Non vogliamo puntare il dito contro nessuno – ha detto Gianmarco Aiello di Funzione Pubblica Uil –, quello che è certo è che gli agenti di polizia locale possono essere sottoposti a stress forti. A livello medico non si parla dei suicidi tra gli agenti di locale come un allarme perché i numeri sono bassi. Per noi invece lo è". Nel bresciano dal 2013 si sono tolti la vita con l’arma di ordinanza due agenti a Darfo Boario Terme, uno a Desenzano del Garda, una a Travagliato e uno a Iseo. Funzione pubblica Uil, come sottolineato dal responsabile dell’area metropolitana di Milano Gianni De Francesco ha fatto una proposta di legge nazionale relativa alla sicurezza dei posti di lavoro contro le aggressioni al personale dipendente.