Idro, "No al divieto di transito per autocaravan": il Tar dà ragione ai camperisti

Il tribunale amministrativo di Brescia ha annullato il divieto e imposto al Comune di revocare l’ordinanza e pagare le spese legali

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Nessun divieto. Lo ha stabilito il Tar di Brescia accogliendo il ricorso dell’Associazione nazionale coordinamento camperisti guidata da Isabella Cocolo contro l’ordinanza del Comune di Idro, che aveva illegittimamente vietato l’accesso ai camper in una strada. In sintesi, con ordinanza di luglio 2022, il responsabile dell’area tecnica, urbanistica e lavori pubblici del Comune di Idro, Raffaella Pellizzari, ha istituito il divieto di transito permanente alle autocaravan da Vantone fino alla frazione di Vesta. L’associazione è intervenuta subito in via preventiva, chiedendo al Comune di revocare in autotutela l’ordinanza, trovando però un muro contro muro.

Da qui il ricorso al Tar, seguito dall’avvocato Marcello Viganò, che ha impugnato l’ordinanza deducendo la violazione dell’articolo 185 del Codice della Strada, il difetto di istruttoria, l’inosservanza di direttive ministeriali, l’illogicità, la sproporzionalità e l’irragionevolezza del provvedimento. Il Tar in effetti ha dato ragione ai ricorrenti. Riconosciuto anche il difetto di istruttoria e di motivazione, non erano supportate da elementi istruttori oggettivi e verificabili.

La sentenza riconosce anche l’illogicità e irragionevolezza del divieto istituito dal Comune, in quanto interdice il transito solo alle autocaravan e non anche a veicoli di analoghe o persino maggiori dimensioni. In definitiva l’ordinanza è apparsa immotivatamente discriminatoria: il Comune deve ora rimuovere i divieti e pagare le spese per circa 4.200 euro, che si sarebbero potuti evitare accogliendo la revoca in autotutela. Ma sono diversi i Comuni che ‘fanno la guerra’ ai camper: la sentenza di Idro è la seconda in Lombardia, ventesima in Italia.