Brescia, neonato abbandonato. "Chiamatelo Antonio, come me"

L’agente di polizia che per primo ha prestato soccorso al piccolo

L'assistente capo Antonio Matrone con la dirigente del Commissariato Francesca Picierno

L'assistente capo Antonio Matrone con la dirigente del Commissariato Francesca Picierno

Brescia, 23 maggio 2018 - "Credevamo fosse un oggetto abbandonato, invece in quel passeggino c’era un bimbo, vivo". La signora Lionella ancora non ci crede. Lei e il figlio Davide lunedì sera quando si sono affacciati dalla finestra di casa, in vicolo delle Nottole, in pieno centro, hanno fatto una scoperta incredibile: un bambino di pochi giorni in un ovetto - il seggiolino per l’auto montato sul passeggino - avvolto in una coperta di lanetta azzurra. Allungava le manine e piangeva, abbandonato da qualcuno dentro il portone di fronte, al civico 3.

E’ successo poco dopo le 20 a pochi passi dall’albergo “La svolta”, corso Martiri della Libertà. E’ stato Davide il primo a scorgere quel passeggino, ma al momento non vi aveva dato peso. "Capita spesso che qui lascino dei rifiuti ingombranti", ha proseguito la madre, Lionella. Mezz’ora dopo pero’ il misterioso oggetto stava ancora lì. I due hanno guardato meglio, hanno percepito un flebile lamento, così hanno subito fermato una signora che transitava in strada per verificare che cosa fosse. Sorpresa. Era davvero un neonato. Di carnagione chiara, vispo, con addosso una tutina di ciniglia, raggomitolato nella coperta. L’allarme al 112 ha richiamato la Volante Carmine. Erano le 21.

"Il piccolo piangeva, l’ho preso in braccio per coccolarlo e lui si è tranquillizzato – racconta commosso l’assistente capo Antonio Matrone, già padre di due bimbe di 4 e 10 anni – Accanto a sé aveva un biberon di latte e una borsa con i pannolini, altro latte in polvere e qualche cambio". La polizia ha affidato il frugoletto al medico di guardia arrivato con i soccorritori del 118, che gli hanno prestato le prime cure e poi l’hanno condotto all’ospedale pediatrico del Civile. "Ora è in Neonatologia – continua il poliziotto, che con il cuore avrebbe già adottato il trovatello e spera venga battezzato con il suo nome, Antonio – Ci hanno detto che è in ottime condizioni di salute e ben nutrito. Era stato abbandonato da mezz’ora, al massimo un’ora".

Dai primi accertamenti il bimbo ha solo una settimana o poco più, e non presenta segni di maltrattamento. La Polizia, coordinata dal pm Ambrogio Cassiani, sta esaminando le telecamere di vicolo delle per avvistare l’autrice o l’autore dell’abbandono. Lunedì sera l’occhio elettronico che inquadra l’albergo non avrebbe però immortalato nessun passeggino in movimento.

"Il pronto intervento dei residenti è stato determinante per salvare il neonato – spiega la dirigente del Commissariato Carmine Francesca Picierno – Ma se il piccolo fosse rimasto all’aperto più a lungo, tutta la notte, avrebbe rischiato di non farcela. Le donne devono sapere dell’esistenza della Culla per la vita che si trova davanti al Civile. Le madri che non si sentono in grado di affrontare la maternità possono usufruirne lasciando in anonimato e sicurezza il proprio bimbo in attesa dell’affidamento".