, primo venerdì di movida dopo l'ordinanza del sindaco che impone la chiusura anticipata, siamo andati a vedere se il degrado e il chiasso sbandierato da taluni è fondato o meno.

Ph Cosimo Attanasio / Fotolive

Movida bresciana

Brescia, 21 aprile 2018 - Movida ‘calmierata’ dal Consiglio di Quartiere e dalle associazioni di locali e residenti. In vista dell’apertura della bella stagione e delle feste in strada, che al Carmine, scaldano gli animi di una parte dei residenti, il Consiglio di Quartiere ha avviato confronti serrati con ufficio marketing del Comune, polizia locale, associazioni del quartiere, per facilitare la convivenza con la movida. "Innanzitutto – spiega il presidente Francesco Catalano – abbiamo contato gli eventi che, in passato, hanno creato disagi per il flusso extra portato nel quartiere". Nel complesso si parla di 13 feste in strada, di cui 4 diurne. Le serate problematiche, dunque, sarebbero 9, di cui due (Festa dell’Opera, Notte Bianca della Mille Miglia) riguardano tutta la città. Per il calendario 2018, si è cercato, dove possibile, di razionalizzare gli eventi. "Il tradizionale spiedo di giugno – spiega Francesca Peschera, consigliera CdQ, vicepresidente Gruppo De Noalter e lavoratrice in un’attività del quartiere – lo abbiamo fissato nel giorno della festa del quartiere. Inoltre, sarà all’interno della scuola Calini, in modo da evitare occupazione del suolo pubblico". Per quanto riguarda le feste programmate, con la Polizia Locale si è concordato di consentire l’accesso al quartiere solo alle auto dei residenti, chiudendo anche Porta Pile, in modo da ridurre al minimo il traffico e da evitare nervosismi causati dall’occupazione inappropriata di parcheggi. Resta confermata, infine, la disponibilità degli esercenti a collaborare per contenere l’esuberanza degli avventori e contenere i disagi. "Da parte nostra – spiega Luca Betelli, gestore di Carmentown e membro dell’associazione Carminiamo – c’è il massimo impegno per limitare le criticità. Un esempio? Nessuno di noi si sognerebbe mai di buttare tutto il vetro nei contenitori della differenziata in orari notturni".

Cronaca

Brescia, 21 aprile 2018 -&nbsp;Movida ‘calmierata’ dal Consiglio di Quartiere e dalle associazioni di locali e residenti. In vista dell’apertura della bella stagione e delle feste in strada, che al Carmine, scaldano gli animi di una parte dei residenti, il Consiglio di Quartiere ha avviato confronti serrati con ufficio marketing del Comune, polizia locale, associazioni del quartiere, per facilitare la convivenza con la movida. "Innanzitutto – spiega il presidente Francesco Catalano – abbiamo contato gli eventi che, in passato, hanno creato disagi per il flusso extra portato nel quartiere". 
Nel complesso si parla di 13 feste in strada, di cui 4 diurne. Le serate problematiche, dunque, sarebbero 9, di cui due (Festa dell’Opera, Notte Bianca della Mille Miglia) riguardano tutta la città. Per il calendario 2018, si è cercato, dove possibile, di razionalizzare gli eventi. 
"Il tradizionale spiedo di giugno – spiega Francesca Peschera, consigliera CdQ, vicepresidente Gruppo De Noalter e lavoratrice in un’attività del quartiere – lo abbiamo fissato nel giorno della festa del quartiere. Inoltre, sarà all’interno della scuola Calini, in modo da evitare occupazione del suolo pubblico". Per quanto riguarda le feste programmate, con la Polizia Locale si è concordato di consentire l’accesso al quartiere solo alle auto dei residenti, chiudendo anche Porta Pile, in modo da ridurre al minimo il traffico e da evitare nervosismi causati dall’occupazione inappropriata di parcheggi. 
Resta&nbsp;confermata, infine, la disponibilità degli esercenti a collaborare per contenere l’esuberanza degli avventori e contenere i disagi. "Da parte nostra – spiega Luca Betelli, gestore di Carmentown e membro dell’associazione Carminiamo – c’è il massimo impegno per limitare le criticità. Un esempio? Nessuno di noi si sognerebbe mai di buttare tutto il vetro nei contenitori della differenziata in orari notturni".

Brescia, al Carmine misure studiate a tavolino per la movida

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Il lavoro di mediazione del Consiglio di quartiere

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