
Il corpo del subacqueo recuperato da Guardia costiera e vigili del fuoco
Campione del Garda, 7 marzo 2016 - Tragedia nelle acque del Benaco, dove ieri è morto un subacqueo di origini ucraine da anni residente in Italia. L’uomo, che aveva 55 anni e abitava a Castel Mella, nel Bresciano, si trovava nelle acque antistanti Campione del Garda quando, attorno alle dieci, ha probabilmente avuto un malore in seguito al quale ha forse perso i sensi, scivolando verso il fondo del lago. Con lui c’era un altro sportivo, che non è riuscito ad aiutarlo e che a un certo punto è risalito a galla per chiedere aiuto al 112. La macchina dei soccorsi, come sempre accade in questi casi, si è attivata immediatamente. Sul luogo dei fatti nel giro di pochissimo tempo sono arrivati i vigili del fuoco, la Guardia costiera, i carabinieri e la Protezione civile. A riva c’erano anche alcune ambulanze del 118. Le ricerche sono state attivate subito: sia impiegando operatori subacquei, sia con l’ausilio di un robot per la ricerca in profondità. Poco dopo le 13 il corpo dello sfortunato ucraino è stato localizzato a circa 80 metri di profondità. Il recupero è avvenuto poco dopo. Resta da stabilire quali siano le cause esatte del decesso.
Quello avvenuto ieri non è l’unico annegamento di uno sportivo avvenuto quest’anno. Prima del subacqueo ucraino, che era esperto e preparato alle immersioni invernali, è morto Pietro Simeone, 34 anni, di Parma. Il suo corpo è stato cercato a lungo nel tratto di Benaco antistante Moniga del Garda. I fatti sono accaduti lo scorso 17 gennaio quando il giovane, che era un apneista, ha deciso di immergersi nella acque del lago nonostante le non perfette condizioni climatiche. L’uomo si trovava con un amico bresciano che ha preferito non entrare in acqua. Come spesso aveva fatto in passato si è allontanato dalla riva a nuoto, armato di tre fucili subacquei che avrebbe usato per andare a pesca. Non è mai più tornato. L’allarme è stato dato qualche ora più tardi dall’amico, quando si è reso conto che la battuta di pesca si stava protraendo troppo.
Prima di Simeone è annegato un altro sub di origini ceche. In questo caso i fatti sono accaduti il 24 settembre del 2015, non distante da Riva del Garda. Il giovane si era immerso di notte con un connazionale. Anche in questo caso forse a causa di un malore ha perso i sensi ed è finito a fondo. Il suo corpo è stato recuperato ad una profondità di circa 100 metri.