Morto annegato nel Lago di Garda, trovato dopo 7 giorni il corpo di Alessandro Redaelli

Il 41enne, originario di Lecco e residente da alcuni a Peschiera, si era tuffato dalla sua imbarcazione sotto gli occhi della moglie e dei due figli

Le ricerche dei vigili del fuoco

Le ricerche dei vigili del fuoco

Brescia, 24 luglio 2022 - Il lago di Garda ha restituito un corpo senza vita nella zona del basso lago a Desenzano, nel Bresciano. Si tratta del 41enne Alessandro Redaelli, annegato domenica scorsa a Rivoltella sotto gli occhi della moglie e dei due figli piccoli. L'uomo, originario di Lecco, ma residente da alcuni anni a Peschiera, si era tuffato dalla barca e non era più riemerso. 

Sommozzatori, un elicottero e due imbarcazioni della guardia costiera sono si erano impegnati nelle ricerche fin da subito. Redaelli si era tuffato nelle acque del Lago di Garda, tra Sirmione e Desenzano, e non era più riemerso. L'allarme era scattato intorno alle 15.40 e ad allertare i soccorsi era stata la compagna dell'uomo, preoccupata. 

 A effettuare le ricerche erano stati i vigili del fuoco e la Protezione civile con i super esperti dei Volontari del Garda, che per la prima volta hanno utilizzato il rov, ovvero il robot per la ricerca subacquee donato loro da parenti e amici di Greta e Umberto tramite la pagina facebook "We Are Greta". Greta Nedrotti e Umberto Garzarella erano i due giovani falciati da una coppia di manager tedeschi a bordo di un motoscafo Riva che aveva letteralmente spezzato il loro gozzo. Se Umberto era morto sul colpo, la povera Greta era finita viva in acqua e a recuperarla furono proprio i Volontari del Garda.