LUCA DEGL'INNOCENTI
Cronaca

Decreto sicurezza, stretta sulle targhe straniere: ricadute sulla Mille Miglia

La legge ha introdotto anche una serie di modifiche al codice della strada, lta cui il divieto per i residenti in Italia di guidare auto immatricolate all’estero

Funziona lo svecchiamento deciso da Ac Brescia: è nuovo il 40% delle richieste di iscrizione pervenute

Brescia, 3 febbraio 2019 - Il neonato Decreto Sicurezza redatto dal governo gialloverde potrebbe avere ricadute - negative - anche sulla prossima edizione della Mille Miglia. La legge ha introdotto, tra le altre cose, una serie di modifiche al codice della strada, la principale delle quali è il divieto per i residenti in Italia (non importa se cittadini italiani, o meno) di guidare automobili immatricolate all’estero (cioè con targa straniera). In pratica la prescrizione è che nessuno che sia residente in Italia da oltre sessanta giorni può circolare alla guida di una vettura con targa estera. Coloro che violano il divieto saranno multati (fino a 2.800 euro) e, soprattutto, subiranno l’immediata sequestro della vettura. Non importa chi ne sia il proprietario: anche un’auto concessa in prestito per un pomeriggio da un amico potrà essere sequestrata.

Ora, chi ha seguito la Mille Miglia ha notato che non poche sono le auto con targa non italiana e che al volante non ci siano persone straniere. Molte auto di pregio non vengono immatricolate in Italia per evitare il bollo, il superbollo (tassa che non si paga sui veicoli ultratrentennali), la notifica delle sanzioni e/o la decurtazione dei punti e, infine, anche per motivi fiscali. L’importazione di veicoli usati obbliga infatti al pagamento dell’Iva e molto spesso si utilizzano strutture societarie estere o semplici intestazioni fiduciarie per evitare il problema. Dunque parliamo di furbetti fiscali e quindi giustamente sanzionabili: soggetti che, sembra, abbiano dato già inviata disdetta ad Ac Brescia, l’ente organizzatore. Val la pena ricordare che per partecipare alla Freccia Rossa si parte da una quota base di 10mila euro da versare in anticipo con fideiussione.

Gli organizzatori di Ac Brescia non rilasciano dichiarazioni ufficiali, ma autorevoli fonti interne ci tengono a precisare che «è stata interpellata Aci nazionale per capire quali siano le nuove direttive (del resto non esiste solo la Mille Miglia di gare storiche in Italia, ndr). Secondo quanto abbiamo potuto capire, si tratta di circa 20 auto (400 quelle iscrivibili quest’anno a fronte di una richiesta di oltre 620, ndr). Da parte nostra, però, ribadiamo l’assoluto interesse al rispetto della legalità. Sia per quanto riguarda le sanzioni da comminare ai singoli equipaggi in caso di violazione del Codice stradale, sia per le altre responsabilità sul veicolo stesso». Una curiosità: la politica di attrattività dell’evento decisa dal nuovo board sta portando i frutti sperati: è nuovo il 40% delle richeste d’iscrizione pervenute.