REDAZIONE BRESCIA

"Mazzette al funzionario infedele per vincere il bando milionario"

Gli atti erano passati a Novara per competenza territoriale e ora la Procura piemontese ha chiuso l’inchiesta. Si avvicina il...

Gli atti erano passati a Novara per competenza territoriale e ora la Procura piemontese ha chiuso l’inchiesta. Si avvicina il processo per i protagonisti della vicenda Valcart, l’azienda di Rogno (Bergamo) specializzata in smaltimento di rifiuti che per l’accusa aveva stretto un patto corruttivo con il funzionario di Enel E-Distribuzione Antonio Marcone, 52 anni, di Novara, così da accaparrarsi un bando da 12 milioni.

Stando alla pm di Brescia Marzia Aliatis, la Valcart, in particolare uno dei patron Sergio Bava, era in combutta con il funzionario Enel (estranea ai fatti) che, stipendiato con 5mila euro mensili, passava informazioni anticipate sui bandi, si prodigava per sponsorizzare la società a discapito delle concorrenti, predisponeva gare ad hoc. Per il “disturbo“ Marcone avrebbe incassato almeno 70mila euro in mazzette consegnate durante quattro incontri al casello di Novara Ovest.

Per avere in anteprima notizie sui concorrenti Bava – coinvolti a vario titolo anche il bresciano Roberto Albertinelli, presunto amministratore di fatto dell’azienda, e Sabrina Facchinetti, bergamasca, responsabile dell’ufficio amministrativo – contava sul dipendente infedele, accusato anche di essersi introdotto nel sistema informatico di E-Distribuzione per modificare i coefficienti volti al calcolo del corrispettivo della merce recuperata, provocando un danno aziendale di circa 700mila dollari.

B.Ras.