Valtrompia, il giallo di Manuela Bailo: "Lavoriamo su alcuni elementi"

Sembra che gli inquirenti stiano seguendo una pista: si scava sulla vita sentimentale della giovane. Infondate le segnalazioni arrivate

Manuela Bailo in vari scatti

Manuela Bailo in vari scatti

Brescia, 8 agosto 2018 - Ancora nessuna certezza, ma la Procura di Brescia sta lavorando per fare luce sulla scomparsa di Manuela Bailo, la 35enne di Nave scomparsa da sabato 28 luglio, quando è stata vista per l'ultima volta ripresa dalle telecamere dell'abitazione dove vive con l'ex fidanzato ancora convivente. "Abbiamo elementi sui quali stiamo lavorando" è stato detto dagli inquirenti alla famiglia.

Si scava sopratutto nei rapporti sentimentali della giovane che ha avuto e forse ancora aveva una relazione con un uomo sposato che ha visto anche il venerdì prima di sparire. Con lo stesso uomo avrebbe chattato via sms anche sabato pomeriggio davanti alle telecamere di video sorveglianza installate in casa della giovane a Nave. Ascoltati anche i colleghi del Caf Uil di Brescia dove Manuela Bailo lavora. Gli inquirenti hanno inoltre ritenuto inattendibili le segnalazioni ricevute nelle scorse ore, dall'uomo che aveva detto di averla vista a Taranto allo straniero che ha raccontato di averla incontrata domenica pomeriggio in un parco di via Milano a Brescia. I periti nominati dalla Procura stanno ricostruendo il traffico telefonico per capire se sia stata effettivamente la giovane a mandare fino a lunedì sera sms a parenti, amici e all'ex o se - come pensa la famiglia, che teme il peggio - i messaggi siano stati scritti da altri che si sono impossessati del cellulare di Manuela Bailo. 

Chi conosce la donna è certo: la mano che ha digitato quei testi non è sua. Ne sono convinti ormai anche investigatori e inquirenti, che scavano tra gli affetti e a lungo hanno sentito le persone a lei vicine. A cominciare dall’ex, interrogato per una notte intera, e dal nuovo amore, un collega sposato con cui era nato un rapporto che durava da un paio d’anni. Manuela sperava lasciasse la moglie. Il pm Francesco Milanesi ha disposto l’acquisizione dei tabulati telefonici delle utenze dell’impiegata e non solo, così da incrociare i dati con gli agganci delle celle. Il sospetto più accreditato infatti è che sabato sera ci fosse in ballo un appuntamento. Con chi, non si sa. E che quell’incontro sia stato determinante per la sua sorte. Non si trascurano nemmeno le segnalazioni di avvistamento. Uno straniero ieri ha riferito di averla vista domenica 29 luglio alle 15 a Brescia, seduta su una panchina in via Milano. Con un uomo.