Coronavirus, a Magasa solo una positività dopo i test sierologici

Piccolo Comune dell’Alto Garda bresciano, ha 70 anime: a risultare con gli anticorpi da Covid è stato un uomo di 40 anni

Test sierologico

Test sierologico

Magasa (Brescia), 16 giugno 2020 - Un solo positivo ai test sierologici: Magasa si conferma Comune ‘quasi’ Covid-free. Per tutta la durata della fase più acuta dell’emergenza Covid-19, il paese è stato tra i pochissimi a non finire nella lista di Ats, aggiornata quotidianamente con i numeri dei positivi al nuovo coronavirus. Qualche influenza c’è stata, ma nessuno è finito in ospedale né in terapia intensiva. Per dare la serenità ai residenti di capire se realmente il Sars-Cov-2 sia rimasto fuori dai confini del piccolo comune, unico caso oltre ad Irma, la scorsa settimana la pro loco del Comune ha finanziato test sierologici per i residenti. Venerdì si sono presentati in 70, la quasi totalità della popolazione.

Gli esiti sono arrivati ieri pomeriggio. "Dei residenti a Magasa è risultato solo 1 positivo – spiega il sindaco Federico Venturini – che tuttavia non ha mai avuto problemi di salute negli ultimi mesi, per cui probabilmente è stato asintomatico". Si tratta di un quarantenne, uno dei più giovani in paese. Negativi i famigliari e chi ha avuto contatti con lui. "Sono soddisfatto – aggiunge Venturini – dell’esito complessivo di questa indagine e felice che questa unica positività non abbia portato a diffondere il virus anche tra altri residenti". Nonostante non possa dirsi comune totalmente Covid-free, Magasa ha ritrovato appeal per le vacanze.

In paese, infatti, sta crescendo la domanda di persone che prendono in affitto case ed appartamenti per qualche giorno di relax. Gettonatissimi i fienili di Cima Rest-Denai, unici in tutto l’arco alpino e testimoni di una cultura molto antica, diventati simbolo dell’altopiano e del Parco Alto Garda Bresciano. La proprietà è del Comune, che li ha ereditati come lasciti. La gestione è data ai privati: proprio oggi scade il bando per il rifugio Bar Tavagnù, che include anche i tre fienili dell’altopiano. "C’è stata una grossa richiesta, sono affittati per tutta la stagione – spiega il primo cittadino – siamo ottimisti tutto questo possa avere un buon impatto sul turismo".