FEDERICA PACELLA
Cronaca

Lombardi sempre più fragili: aumentano le richieste di aiuto, ma mancano 136 assistenti sociali

La legge di bilancio impone la presenza in ogni Ats di un professionista ogni 5mila abitanti. Le più sguarnite sono Pavia e Montagna, vanno meglio Brescia e Valpadana

Una consulenza allo sportello Alba

Una consulenza allo sportello Alba

Fragilità della popolazione in aumento, ma a due anni dall’indicazione del Livello essenziale delle prestazioni non si è ancora raggiunto il numero di assistenti sociali previsti dalla legge di bilancio del 2021: in Lombardia ne mancano 136. A fare il punto sui numeri è stato l’Ufficio parlamentare di bilancio (UPB), che ha pubblicato un focus dedicato al reclutamento degli assistenti sociali nell’ambito dell’attuazione del Livello essenziale delle prestazioni (LEP) di assistenza sociale. La legge di bilancio per il 2021 aveva prescritto come LEP la presenza in ogni Ats di un assistente ogni 5.000 abitanti, in un percorso che tende all’obiettivo di servizio di un assistente ogni 4.000 abitanti (L. 178/2020).

Per quanto riguarda la Lombardia, nel 2022 quasi il 60% aveva raggiunto tale livello, con un progressivo aumento (nel 2020 era meno del 20%); si è però ancora lontani dalla quasi totalità registrata in Valle d’Aosta, Friuli-Venezia Giulia o Emilia Romagna. Tra le Ats con il miglior rapporto tra assistenti sociali e popolazione (1 per meno di 4000 abitanti o uno ogni 5mila), ci sono Ats Brescia, Ats Valpadana; quelle più sguarnite sono Ats Pavia e Ats della Montagna. A livello nazionale, Il fabbisogno di assistenti sociali aggiuntivi necessari per raggiungere il LEP in tutti gli Ats è pari a 3.216. Per la Lombardia si parla di 259 persone, che dovrebbero aggiungersi ai 2024 già in servizio, di cui 136 per raggiungere la soglia di 1 ogni 6500 nelle Ats sotto soglia.

Non pochi, in un momento in cui le fragilità aumentano ed il passaggio dal reddito di cittadinanza all’assegno di inclusione rischia di accrescere la vulnerabilità per gli esclusi. Una delle criticità che sta rendendo difficile rafforzare la rete degli assistenti sociali sta nel meccanismo di finanziamento, che è composto da due distinte misure: il contributo per l’assunzione di assistenti sociali nel Fondo nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale (Fondo povertà) e il finanziamento degli obiettivi di servizio per il potenziamento dei servizi sociali comunali nel Fondo di solidarietà comunale (FSC), che hanno con modalità di assegnazione delle risorse, monitoraggio e rendicontazione molto diverse tra loro.