Leno, maxi incendio in un caseificio: un ustionato e cinque intossicati/ FOTO

Impossibile prevedere al momento una prima stima dei danni

Leno, maxi incendio al caseificio Solat

Leno, maxi incendio al caseificio Solat

Brescia, 24 ottobre 2019 - Un maxi incendio, con fiamme e colonne di fumo visibili a chilometri di distanza, ha divorato il caseificio Solat a Castelletto di Leno, nel Bresciano.  Dalle prime informazioni pare che a scatenare l'emergenza sia stata un'esplosione di alcune tubature di metano. Un'ipotesi che è ancora al vaglio degli esperti al lavoro dalle 15, ora in cui è partita la prima chiamata alla centrale operativa dei Vigili del fuoco. Sul posto una decina di squadre che dovranno mettere in sicurezza l'area.

Il bilancio è di un operaio che ha riportato ustioni di secondo grado al volto e un principio di intossicazione; inoltre cinque intossicati non gravi. La centrale Soreu di Bergamo ha inviato sul posto molti mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine. C’erano un’automedica e quattro ambulanze.

La conta dei danni al momento è impossibile. Dalla prima sommaria stima potrebbe essere altissima, perché oltre ai macchinari, risultano andate in fumo più di 30mila forme di Grana Padano (l'azienda ne produce all'anno fino a 70mila). Una perdita, in euro, che potrebbe equivalere a 9 milioni di euro. Nel corso del pomeriggio e della serata si sono registrati diversi crolli. 

Intano Arpa Lombardia ha attivato il gruppo specialistico di contaminazione atmosferica che "installerà un campionatore ad alto volume per la rilevazione delle diossine e IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici)". Al momento, i primi rilevi effettuati dai tecnici escludono presenza di inquinanti nell'aria. 

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In merito all'incendio che ha colpito la cooperativa, è intervenuto l'assessore regionale lombardo all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi della Regione Lombardia, Fabio Rolfi: "Lo spaventoso incendio che ha coinvolto la Solat di Leno ci ha colpito molto. Sentirò personalmente i vertici dell'azienda e li incontrero' per capire se e come la Regione Lombardia potra' intervenire per aiutare imprenditori e lavoratori a ripartire velocemente e garantire la continuita' produttiva agli allevatori conferenti".