MILLA PRANDELLI
Cronaca

Iseo, "il paese dei cani morti ammazzati". Esche avvelenate, si muove il Comune

Nuove prescrizioni e sfalci d'erba per scoprire le trappole

Cani a passeggio

Cani a passeggio

Iseo (Brescia), 9 marzo 2018 - Non cessa l’allarme bocconi avvelenati a Iseo. Dopo che una decina di giorni fa una cagnolina di nome Laica è morta, il tema è sempre più dibattuto. E’ di ieri la notizia che il Comune sta apponendo una comunicazione all’ingresso dei parchi comunali in cui informa la popolazione che l’ingresso col proprio animale è consentito solamente se al guinzaglio. «La prescrizione – spiega Giovanni Peroni, comandante della polizia locale – è a tutela sia delle persone che degli animali. Nei giorni scorsi è stato fatto un accurato controllo per verificare eventuale presenza di bocconi avvelenati. Verranno effettuati sfalci dell’erba in modo tale da renderli visibili il più possibile, se presenti».

Dopo la morte della cagnolina Laica qualcuno ha affisso in paese alcuni cartelli scritti a mano in cui si leggeva la frase: «Iseo città dei cani ammazzati». «E’ ovvio che non bisogna fare di tutta l’erba un fascio – spiega Maria Babaglioni – però questo non toglie che ci siano delle persone che avvelenano i cani. Laica, la bestiolina uccisa una decina di giorni fa, era di una mia anziana conoscente, che ha circa 80 anni. Era la sua compagna di vita. Ora è disperata. Per lei è come aver perso un membro della famiglia». Silvia Belotti, tolettatrice per animali e volontaria nel canile di Corte Franca, tre anni fa per un boccone avvelenato ha perso Barbaino, il cane di famiglia. Da allora combatte per la tutela degli animali, ma si prodiga anche perché i padroni i mostrino civiltà. «Ringrazio il Comune di quanto sta facendo – spiega – Vorrei però fare una proposta: ovvero affiggere nelle principali strade del paese dei cartelli che avvisino che chi non raccoglie le deiezioni prenderà una multa. Io stessa ho preparato dei cartelli perché l’area verde vicino al mio negozio viene usata come latrina. I cani non devono essere avvelenati, ma nel contempo i padroni debbono esser civili. E’ necessario favorire la serena convivenza di chia ha animali e di chi non li ha».

Di parere simile è Luciano Salogni. «Adoro gli animali – spiega– giusto stamani ho recuperato un uccellino che purtroppo poi è morto. Non voglio vedere altri animali spirare. A chi abbandona bocconi avvelenati darei multe ingentissime». Intanto il Comune sta pensando di realizzare un’area cani nella zona della “ex Irbie”, di modo da avere un parco destinato a una sicura e controllata sgambatura.