Coronavirus, insegnanti: "No al concorsone, pericoloso"

I sindacati fanno pressione sulla Prefettura affinché agisca sul Governo perché rimandi le prove previste a ottobre e novembre

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di Federica Pacella

Il concorso straordinario per la scuola? Un evento "tra i più potenzialmente rischiosi per la salute pubblica". Ne sono convinti i sindacati che hanno indetto per oggi una mobilitazione ‘virtuale’ per evitare assembramenti, per chiedere alle Prefetture di far capire al Governo che è necessario rimandare alla primavera le prove fissate tra il 22 ottobre ed il 16 novembre. "Per la Lombardia – spiega Luisa Treccani, segretario generale Cisl Scuola Brescia – Valle Camonica – parliamo di 127mila candidati per 5.198 posti. Queste persone si riverserebbero negli istituti scolastici del territorio, compresi quelli bresciani, determinando situazioni di possibile rischio per i contagi di coronavirus".

Per tutta la giornata, sui social scorreranno i video-messaggi di docenti, con gli hashtag #rendiamostabileillavoro e #rendiamosicurelescuole, che cercheranno di spiegare che col concorso si rischia di vanificare tutto il lavoro fatto in questi mesi per fare lezione in sicurezza, senza ottenere un reale beneficio. Né il concorso straordinario, infatti, né quello ordinario, a cui potrebbero partecipare 500mila persone, si concluderebbero in tempo utile per dare stabilizzazione nel corso di quest’anno scolastico. Senza contare, per altro, la ‘beffa’ per i docenti precari che si trovano in isolamento e che non potrebbero partecipare al concorso.

"Si potrebbe svolgere tutto in primavera – sottolinea Treccani – quando il rischio contagio dovrebbe essere inferiore, e concludere le procedure per l’immissione in ruolo a partire dal 2021-2022". Oltre alla mobilitazione virtuale, i sindacati bresciani Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams hanno chiesto un incontro al Prefetto, Attilio Visconti, per consegnare la lettera in cui si spiega la necessità di bloccare i due concorsi in calendario.

In particolare, si chiederà a tutte le Prefetture d’Italia di trasmettere documenti e relazioni al Governo che segnalino la gravità della situazione e che possano "indurlo a trattare questo evento. Solo il Governo e i suoi Ministri possono ricondurre i concorsi scuola nell’ambito di decisioni ponderate, coerenti con la gestione della difficile situazione attuale".